i mostri…

La società della spettacolarizzazione è in preda ad un vero e proprio ictus celebrale. Non è vero che le buone notizie non ci sono più, è però altrettanto vero che l’esaltazione indica qualcosa: siamo, chi più e chi meno, tutti favorevoli alle emozioni e all’indignazione. Ecco che lo spazio che intercorre tra l’orrore e la decenza non ha più confini, e così mentre si organizzano pullman di turisti per medjugorje, altrettanto si preparano centinaia di persone, con tanto di bottiglina d’acqua e merenda al sacco, a visitare la casa di una bambina uccisa chi sa da chi e in quali circostanze.

È mostruoso andare in televisione e scoprire in quel determinato momenti che la propria figlia è stata ammazzata. Ma la tv ci dà sollievo, ci indica una giustificazione, una via d’uscita; ci dimostra la nostra dettagliata consapevolezza e, mentre gli altri ci guardano, milioni di persone “zitte”, ammutolite, si fanno la loro opinione e assolvono le loro verità.

Questa immaginazione fruitiva trapassa il limite rendendoci tranquilli, sereni, essa ci fa sentire probi e poetici, cosicché i nostri giudizi appaiono sempre più determinati e autentici. Ecco che la gente di Terzigno è assurda, ecco che le persone di Chiaiano sono retrograde, ecco che i napoletani sono terroni. È altrettanto vero il contrario che i milanesi sono tutti truffatori, che nel nord est dell’Italia sono tutti razzisti, e che i piemontesi votano tutti per la fiat.

Queste generalizzazioni sono il frutto di una spartizione mediatica che ci rende superumani perché ci permette di guardare ed assistere ad un evento come super partes. L’immedesimazione istantanea crea una rottura, crea una categoria “involontaria” che ci fa giudicare, inveire, indignare, parlare. L’altro non è visto più come essere umano, la gente che protesta non ha più voglia di essere normale, non sta più al di là dello schermo ad elucubrare cosa bisogna decidere, quale giudizio dare e che opinione bisogna portare avanti.

Nella televisione si è protagonisti di un falso ideologico, il bene può diventare male e viceversa. Le assurdità possono essere legittimate mentre le tragedie diventano commedie pirandelliane. Chi guarda la tv sa di essere in maggioranza. A cosa serve la protesta di dieci/venti mamma preoccupate per il futuro e per le malattie dei loro figli? Baggianate. Saviano dice che è meglio farsi sentire, gridare, denunciare.

Buone notizie: Michele, ammalato di cancro da 3 anni, ha scoperto di non averlo più; Nicola, dopo dieci anni di depressione, ha deciso di fare il volontario; Maria ha salvato un cucciolo che ieri sera era andato a finire sotto le ruote di una automobile; Giuseppe e Rosa, due disoccupati storici, hanno deciso di sposarsi l’anno prossimo; Roberta ha avuto un contratto di lavoro a tempo indeterminato; Franco è riuscito ha vincere l’ambo; sul blog del rione si continua a scirvere. Notizia Btutta: la televisione continua a trasmettere. [+blogger]


5 commenti:

wikipedia.org ha detto...

Il film è articolato su una sequenza di 20 episodi del tutto disgiunti tra loro per la durata complessiva di 116 minuti; ogni episodio è di durata e struttura assai diversa dagli altri ma tutti riferibili ad un contesto temporale e geografico uniformi: la Roma dei primi anni sessanta.

Tutti gli episodi ruotano intorno a delle figure centrali, in genere caricaturali, interpretate dai due attori principali (Ugo Tognazzi e Vittorio Gassman) che compaiono sia alternativamente che insieme. Alcuni episodi sono assai brevi ed hanno la durata e la struttura di uno sketch, altri invece presentano le costruzioni più elaborate di un racconto.

Anonimo ha detto...

Avete voluto il mondo globalizzato???!!! E adesso pagatene le conseguenze!

Nicola ha detto...

Ma che dici mio caro anonimo, "avete voluto, avete voluto...", ma forse tu non ha mai sentito parlare di potere, di chi lo gestisce e di chi ha la possibilità di modificarlo. Parli a vanvera senza cognizione di causa. Noi viviamo in un "ordine" precostituito che non abbiamo né votato né voluto noi. Questo astato di cose ci è imposto, cosa hai fatto tu quando è stato votato per l'europa unita? Ti sei incatenato all'ultimo piano fuori un balcone di un edificio pubblico? Hai detto a 50 milioni di persone che la globalizzazione era una presa in giro e che i ricchi e i potenti continuavano e mantenevano la loro ricchezza, anzi la aumentavano? Io non ci credo che tu l'abbia fatto.

Anonimo ha detto...

C'è un sistema perverso e magmatico che non ci permette di AGIRE

Anonimo ha detto...

sarebbe bello, un giorno, a corsie dell'autostrada ferme nei due sensi, alla richiesta di spiegazioni, sentirsi rispondere: -" E' per causa di uno stupefacente tramonto!" Per ora, come avvoltoi, ci fermiamo per scorgere il sangue. Qualche errore di programmazione Dio lo ha pur fatto.
lucio r.