Il blog del rione sanità è un giornale online che informa e non fa notizia. La nostra è una attività di volontariato sostenuta dalla Rete Sanità e da padre Alex Zanotelli. Si parla del rione, di Napoli, del sud ma anche del nord, di politica, di immigrati, di scuola, di omosessualità, di lavoro, di donne, di ambiente; si denuncia, si organizza, si propone, si programma, ci si aiuta ecc, ecc; si dialoga, si prendono posizioni, si pubblicano filmati, rubriche, si ascolta la musica, si guardano i film, si realizzano interviste e documentari, insomma, un blog a 360 gradi. Sostieni le nostre azioni con i tuoi consigli, le critiche, i disappunti, gli elogi. Tutto ciò ha una organizzazione per precisa e definita: far comprendere che il quartiere sanità è anche altro.
La Tenda all'inizio di via delle Fontanelle cerca volontari per la mensa dei senza fissa dimora. Chiunque fosse interessato può recarsi direttamente in sedo o scriverci usando la mail del blog.
io smanifsto
Aderisci all’iniziativa. La proposta del blogger (rionesanità) contro l’attacchinaggio selvaggio che n’chiavica la nostra città. Non votare il candidato che incolla i manifesti illegalmente sui muri dei palazzi, degl’edifici storici, delle chiese, degli ospedali, delle scuole, le piazze, le vie, i vicoli. Napoli. Il Comune ha già stanziato diverse migliaia di euro per organizzare le squadre di lavoro col compito di staccare i manifesti pirati. Migliaia di euro sottratti ai cittadini per una “violenza gratuita”.
Paulo Freire, oggi ricordato in modo particolare per aver introdotto i concetti di problem posing all'interno del processo/progetto educativo, ha contribuito a una filosofia dell'educazione proveniente non solo dal più classico approccio riferito a Platone, ma anche dai pensatori moderni marxisti e anticolonialisti. Di fatto, in diversi modi la sua "pedagogia degli oppressi" può essere meglio letta come un'estensione o una risposta a I dannati della Terra di Frantz Fanon, che poneva una forte enfasi sulla necessità di fornire ai popoli nativi un'educazione che fosse, al tempo stesso, nuova e moderna, piuttosto che tradizionale, e anticoloniale (cioè, che non fosse semplicemente un'estensione della cultura del colonizzatore).
Freire è meglio conosciuto per il suo attacco a quello che chiama il concetto "bancario" dell'educazione, in cui lo studente era visto come un conto vuoto che dev'essere riempito dal docente (educazione depositaria). Certo, questa non è propriamente una nuova concezione rousseauiana del bambino come un apprenditore attivo, che fu già un passo oltre la tabula rasa (che è, fondamentalmente, lo stesso del concetto "bancario"), e pensatori come John Dewey e Alfred North Whitehead sono stati fortemente critici sulla trasmissione di meri "fatti" come fine dell'educazione. Il lavoro di Freire è uno dei fondamenti della pedagogia critica.
Ben più provocatoria, tuttavia, è la dura avversione di Freire alla dicotomia docente-studente. Questa divisione è ammessa in Rousseau e forzata in Dewey, ma Freire arriva a insistere che verrà completamente abolita. Diventa difficile immaginare questo in termini assoluti (vi deve essere una certa legge della relazione docente-studente nella relazione genitore-figlio), ma ciò che Freire suggerisce è una profonda reciprocità che va inserita nella nostra idea di docente e studente. Freire cerca di pensarli in termini di docente-studente e studente-docente, cioè anche un insegnante che impara e uno studente che insegna, come ruoli basilari della partecipazione della classe. Questo concetto viene ripreso anche nel suo ultimo scritto pubblicato in Italia, "Pedagogia dell'autonomia", dedicato alla tematica della formazione docente. In esso Freire afferma con forza che "non c'è insegnamento senza apprendimento", evocando il suggestivo concetto di "do-discenza" (docenza/discenza). Ciò in piena coerenza con il suo stile linguistico, tendente in molti casi a presentare due termini contraddittori per cercarne una conciliazione.
Questo è un tentativo di implementare qualcosa di simile alla democrazia come metodo educativo, e non meramente un obiettivo dell'educazione democratica. Come Dewey, per il quale la democrazia era una pietra di paragone, non integrò pienamente pratiche democratiche nei suoi metodi. (Comunque questo era, in parte, in funzione dell'atteggiamento di Dewey riguardo l'individualità). Tuttavia, al suo inizio, il rigido modo di fare questo genere di classe è stato più volte criticato sulla base che esso può mascherare più che superare l'autorità dell'insegnante.
lentamente come le tartarughe
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Lavori in corso per una nuova sede, nuovi ideatori, commentatori, tecnici
volontari. Purtroppo settembre è saltato, così come ottobre,
novembre...ecc, ecc....
Incontri con chi è interessato ad informazioni e consulenza gratuita per il microcredito al rione Sanità. Tutti i martedì dalle ore 17.30 alle ore 19.00 giardinetti via Foria sede Mani Tese altezza metropolitana museo
Trovata geniale quella della Philip Morris per aggirare la scritta “Il Fumo Uccide”. Che ce ne fotte se “il fumo ostruisce le arterie e prov...
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Aiuto Doposcuola
Suor Lucia dell’Ozanam ha bisogno di volontari per il doposcuola, nell’Istituto ci sono più di 35 bambini. Inoltre tre giorni a settimana, dalle ore 17 alle 19 si fanno attività sportive, servono quindi istruttori e volontari. Chiunque volesse aiutarla può recarsi a piazzetta San Severo 82, oppure telefonare al numero 081445223 - grazie.
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Particolare Sanità
legge elvis
Mi risulta che in Francia esista una legge di Stato che impedisce al proprio Ente di staccare del tutto l’erogazione di energia e l’obbliga a lasciare un tot di watt. Chiedo ai nostri deputati e senatori di proporre con urgenza una legge simile anche in Italia edi battersi per l’immediata applicazione, con la stessa rapida efficienza con cui fu approvato il Lodo Alfano. Ovviamente, se approvata, una legge simile non potrà che chiamarsi “Legge Elvis”. [Natale Sorrentino] http://www.openworldblog.org/
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un rione di guantai
ultima poesia
L'ultima poesia che Ebe Alongi poetessa del rione Sanità disse a Mauro 'O Roman: "Quella goccia che c'è in Voi di me... Siate ovunque c'è una Ferita".
Lettori fissi
asia napoli
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4 commenti:
la comunione e lo scambio sono l'unica via per la salvezza
grande armando!
Bella iniziativa con i cartelloni anche se credo che serve a ben poco
Paulo Freire, oggi ricordato in modo particolare per aver introdotto i concetti di problem posing all'interno del processo/progetto educativo, ha contribuito a una filosofia dell'educazione proveniente non solo dal più classico approccio riferito a Platone, ma anche dai pensatori moderni marxisti e anticolonialisti. Di fatto, in diversi modi la sua "pedagogia degli oppressi" può essere meglio letta come un'estensione o una risposta a I dannati della Terra di Frantz Fanon, che poneva una forte enfasi sulla necessità di fornire ai popoli nativi un'educazione che fosse, al tempo stesso, nuova e moderna, piuttosto che tradizionale, e anticoloniale (cioè, che non fosse semplicemente un'estensione della cultura del colonizzatore).
Freire è meglio conosciuto per il suo attacco a quello che chiama il concetto "bancario" dell'educazione, in cui lo studente era visto come un conto vuoto che dev'essere riempito dal docente (educazione depositaria). Certo, questa non è propriamente una nuova concezione rousseauiana del bambino come un apprenditore attivo, che fu già un passo oltre la tabula rasa (che è, fondamentalmente, lo stesso del concetto "bancario"), e pensatori come John Dewey e Alfred North Whitehead sono stati fortemente critici sulla trasmissione di meri "fatti" come fine dell'educazione. Il lavoro di Freire è uno dei fondamenti della pedagogia critica.
Ben più provocatoria, tuttavia, è la dura avversione di Freire alla dicotomia docente-studente. Questa divisione è ammessa in Rousseau e forzata in Dewey, ma Freire arriva a insistere che verrà completamente abolita. Diventa difficile immaginare questo in termini assoluti (vi deve essere una certa legge della relazione docente-studente nella relazione genitore-figlio), ma ciò che Freire suggerisce è una profonda reciprocità che va inserita nella nostra idea di docente e studente. Freire cerca di pensarli in termini di docente-studente e studente-docente, cioè anche un insegnante che impara e uno studente che insegna, come ruoli basilari della partecipazione della classe. Questo concetto viene ripreso anche nel suo ultimo scritto pubblicato in Italia, "Pedagogia dell'autonomia", dedicato alla tematica della formazione docente. In esso Freire afferma con forza che "non c'è insegnamento senza apprendimento", evocando il suggestivo concetto di "do-discenza" (docenza/discenza). Ciò in piena coerenza con il suo stile linguistico, tendente in molti casi a presentare due termini contraddittori per cercarne una conciliazione.
Questo è un tentativo di implementare qualcosa di simile alla democrazia come metodo educativo, e non meramente un obiettivo dell'educazione democratica. Come Dewey, per il quale la democrazia era una pietra di paragone, non integrò pienamente pratiche democratiche nei suoi metodi. (Comunque questo era, in parte, in funzione dell'atteggiamento di Dewey riguardo l'individualità). Tuttavia, al suo inizio, il rigido modo di fare questo genere di classe è stato più volte criticato sulla base che esso può mascherare più che superare l'autorità dell'insegnante.
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