Io,
ragionier Total, non sono diverso da voi, ne voi siete diversi da me. Siamo
uguali nei bisogni. Disuguale nel loro soddisfacimento. Io so che non potrò mai
avere nulla più di quanto oggi ho…fino alla morte. Ma nessuno di voi potrà
avere nulla più di quanto ha. Certamente molti di voi avranno più di me…e tanti
hanno meno. E’ nella lotta legale o illegale, per ottenere ciò che non abbiamo,
molti si ammalano di mali vergognosi, si riempiono il corpo di piaghe, dentro e
fuori.
Tanti altri cadono, muoiono, vengono esclusi, distrutti, trasformati.
Diventano bestie, pietre, alberi morti, vermi. Così nasce l’invidia e in questa
invidia si nasconde l’odio di classe. Che è composto in egoismo e quindi reso
innocuo. L’egoismo è il sentimento fondamentale della religione della proprietà.
Io sento che questa condizione mi sta diventando insopportabile. Così come lo
sta diventando per molti di voi. [flavio bucci, detto total]
2 commenti:
E' viva il ragionier Total, mi piacerebbe sapere cosa ne pensa degli #operaiimbianchinimanovalicamionistinovecentoeuroalmese
Film senza dubbio di altri tempi e per altre generazioni. Bisogna imitare questi grandi registi per fare un film decente in un epoca dove il cinema non ha grandi pretese.
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