E’ con queste parole che il
noto poeta sudafricano, B. Breytenbach, dipingeva il regime dell’apartheid. In
questa torrida estate non ho altre parole migliori per descrivere quest’Europa,
sotto l’impietosa dittatura delle banche, incapace di perdonare il debito greco
e di accogliere i ‘naufraghi’ dello sviluppo! L’opulenta Europa è decisa a
difendere il proprio benessere contro l’invasione dei ‘barbari’. E’ mai possibile
che 28 nazioni non riescono ad accogliere neanche 40.000 profughi? Dopo lunghe discussioni,
la UE ha deciso di accoglierne 35.000! Un paese povero come il Kenya accoglie
un milione di profughi somali. E il povero e piccolo Libano ne accoglie ancora
di più. E’ mai possibile che la ricca Europa non possa aprire ‘corridoi
umanitari’ per persone che fuggono da teatri di guerra e da dittature?
Non solo non li accoglie,
ma li respinge! In fatti i ministri degli esteri della UE hanno dato il via
libero alla prima fase della missione navale EuNav For Med con cinque navi
militari, due sottomarini, tre aerei ricognizione, due droni, tre elicotteri e
un ‘migliaio’ di soldati per bloccare le partenze dei profughi dalla Libia.
Eppure l’Europa sa molto bene che questi profughi sono la conseguenza delle
politiche coloniali, imperiali, neocoloniali e neoliberiste dell’Occidente! Ma
è altrettanto assurdo come noi europei trattiamo coloro che sono riusciti (con
migliaia di morti alle spalle attraversando deserti e mari!) ad arrivare fino a
noi! L’Ungheria ha iniziato a costruire un Muro lungo il confine con la Serbia
per bloccare gli immigrati; la Francia sta tentando di bloccare trecento di loro
accampati sugli scogli di Ventimiglia; l’Austria fa lo stesso al Brennero; l’Inghilterra
cerca di impedire che i 5.000 profughi accampati a Calais (Francia) entrino sul
suolo britannico; e la Spagna li respinge con il reticolato di Ceuta e Melilla.
“E’ un’arida bianca
stagione!“ Purtroppo non altrettanto accoglienti si stanno dimostrando tanti
italiani! I recenti gravi episodi di rifiuto degli immigrati sono lì a
dimostrarlo. Come quello di Quinto(Treviso), con il rogo delle suppellettili,
tra la folla plaudente, di uno degli alloggi destinati ai profughi e quello di Casale
S.Nicola di Roma (quartiere tutte villette e piscine), dove il furgone che
trasportava 19 giovani richiedenti asilo è stato attaccato con bastoni. E dietro
a questi episodi c’è il blocco politico fascioleghista. La Lega e l’ultra
Destra cavalcano questo crescente razzismo della società italiana: un razzismo
che mi fa paura. E ancora più spaventoso per me è che in questo paese
l’accoglienza dei migranti sia diventata un altro business. La Magistratura ha
rivelato recentemente questo business milionario che va dalla “Cascina” delle
tangenti di Roma al Cara di Mineo (Catania), in perfetta continuazione con
Mafia Capitale. “Guadagno di più con immigrati e Rom- aveva detto il capobanda di
Mafia Capitale, Buzzi-che non con la droga!” Una Cupola ha controllato e in
buona parte ancora controlla, attraverso la leva delle convenzioni, il fiume di
denaro che ogni anno assicura l’accoglienza dei migranti nel nostro paese. Si
tratta di oltre un miliardo di euro nel 2015. E’ gravissimo che in questo
business ci siano cadute anche associazioni legate alla Chiesa!
“E’ un’arida bianca
stagione!” La cosa più incredibile è che l’Italia ha bisogno di questi migranti
.Ormai buona parte del lavoro agricolo, per esempio, è portato avanti dagli
immigrati. Un lavoro pesante, pagato pochissimo….Qui al Sud, gli immigrati, che
lavorano nei campi, spesso faticano dodici ore al giorno, con una paga di 20-25
euro al giorno di cui cinque vanno al caporale . In questi giorni è morto
Mohammed, un sudanese di 47 anni che lavorava nei campi di Nardò (Lecce) a
raccogiere pomodori sotto un sole che spaccava le pietre. “Mohammed lavorava
per 3,50 euro a cassone-spiega il coraggioso sindacalista della FLAI, Yvan
Sagnet. Ciascun cassone pesa tre quintali e più ne riempi ,più vieni pagato. La
giornata di lavoro inizia alle 5 e finisce alle 17; si passano dodici ore sotto
il sole.” I bei pomodori che arrivano sulle nostre tavole grondano sudore e
sangue di immigrati-schiavi!
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