La politica italiana ha raggiunto
un limite e con esso anche i vecchi mass media che stanno influenzando i nuovi
social network. Ho cantato vittoria per la libertà di internet, ma sembra che
tutto possa essere oscurato. Se il potente di turno mette i soldi noi cambiamo
idea?!. La logica economica/finanziaria per ora è la padrona assoluta. La
politica è al servizio di quest’ultima e il linguaggio cambia a seconda degli
interessi e delle prospettive. Non siamo noi ad essere inquinati è chi
legittima che impone come normalità lo sfruttamento e con esso tutta una serie
di interessi personali. E allora, come ha detto lo scrittore De Silva a
Repubblica, la politica può fare realmente qualcosa ma non in queste
condizioni.
Se continuano a parlare e a
scimmiottare, i nostri politici non concluderanno mai niente. Affermazioni e
smentite sono all’ordine del giorno, quello che è stato detto ieri non vale
oggi. Bisogna che incominciamo ad esprimerci con i segni, con il linguaggio
muto, cosicché tutti ma proprio tutti possano capire inequivocabilmente, anche
chi non comprende l’italiano. Un esempio. Referendum sull’acqua pubblica: il
90% degli italiani ha votato si, espresso parere favorevole affinché l’acqua
non diventi privata. Oggi la privatizzazione è in atto, la GORI in Campania
gestisce quasi tutti l’area idrica, è la società è stata fatta grazie ad un
escamotage: costituita per metà pubblica e per metà privata.
In realtà non bisogna cambiare né
fare una politica del cambiamento, basta che si faccia quello che per anni è
stato promesso, già questo basta per “muovere” le basi della coscienza. Il
punto più critico è proprio quello della smentita o della modifica. Se una cosa
si deve fare e se questa stessa cosa è di importanza cruciale, il lavoro, gli
stranieri, la scuola ecc. ecc., allora bisogna che tutti partecipino, che tutti
condividano, che tutti sappiano come e in che modo si sta facendo.
Altro esempio: Renzi ha
dichiarato che ad Agosto i pensionati che prendono meno di 3000 euro hanno
diritto ad un rimborso tra i 600 e gli 800 euro. Se si esprime in un
“linguaggio universale” tutti sanno che i pensionati che prendono meno di
questa cifra hanno diritto al rimborso. Invece non è così. Il nostro presidente
del consiglio ha omesso l’importo minimo. In effetti quelli che hanno questo
rimborso sono veramente pochi. La stragrande maggioranza percepisce una
pensione di 1420 euro, ma il rimborso parte da un minimo di 1440 euro. Se il
segno sotto i tremila è: _ così, oppure /, o * beh allora c’è poco da sbagliare
o da modificare.
Bisogna cambiare linguaggio e con esso anche la
mentalità. Fintantoché nelle nostre promesse e citazioni vige la logica del
mercato, del linguaggio economico, allora abbiamo la capacità di cambiare tutto
e di rigirare la frittata ogni volta che lo riteniamo valido. Il principio di
individualità ha succhiato e annientato la codifica sociale e di solidarietà,
ha sprigionato linfa infetta per legittimare e normalizzare ogni aberrazione.
Ecco perché propongo un nuovo metodo
politico non più basato sulle parole né sui fatti, bensì sull’universalità
della comprensione. [+blogger]
2 commenti:
io il titolo l'avrei scritto in napoletano ... :-)
un saluto.
sono anni che assistiamo ad una politica corrotta e di merda, chiunque varchi la soglia dei palazzi, anche gesucristo in persona, viene mangiato dai cani e a sua volta mangia la povera gente. bisogna ribellarsi ad questo tipo di cose con o senza la forza in qualsiasi modo esso possa far ritornare e splendere la luce.
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