Buona
sera a tutti voi! Ho pochissimi minuti. Cercherò di essere il più stringato
possibile. Questo è un piccolo miracolo: dopo 11 anni ci siamo ripresi l’Arena!
Questo è il vero miracolo che è avvenuto. E questo grazie a tutti voi, siete
voi l’Arena di Pace, siete voi il popolo della pace. Grazie in particolare a tanti
volti giovani che vedo qui: questa è la bella notizia di questa sera. I giovani
in mezzo a noi! Io sono un vecchio, appartengo ad una generazione nata a
partire dalla seconda guerra mondiale, che rischia di essere la generazione più
maledetta della storia umana. Perché nessuna generazione come la mia, ha
distrutto e violentato il pianeta a tal punto come l’ha fatto questa mia
generazione. A questi giovani dobbiamo chiedere perdono e glielo chiedo anche a
nome di questa mia generazione. Perdonateci giovani, tocca a voi. Non siete il
futuro del mondo. Siete l’unico presente che abbiamo.
Grazie
per i tanti volti che ho potuto abbracciare prima e che spero di vedere dopo, è
bella quest’amicizia che dura da una vita. Permettetemi semplicemente di
iniziare con le parole di Martin Luther King “We have power” Noi abbiamo
potere. “È potere che non si trova nelle bottiglie molotov,
ma noi abbiamo un potere.
Un potere che non si trova nelle pallottole o nelle
pistole, ma noi abbiamo un potere.
È un potere antico come la saggezza di Gesù di
Nazareth, come le tecniche del Mahatma Gandhi.” Sono un convertito alla nonviolenza
attiva. Mi sono convertito a 50 anni, quando ero direttore di Nigrizia. Sono un seguace di quel povero Gesù di Nazareth che ha inventato la nonviolenza attiva. Come prete
e come missionario mi pongo questa domanda: quand’è che le chiese (cattolica,
protestante, ortodossa) dichiareranno pubblicamente che è Gesù che ha inventato
la nonviolenza attiva?
La nonviolenza attiva è una forza
crescente nell’umanità grazie a tanti giganti come Gandhi , Martin Luther King, ma anche a
tantissime persone che hanno camminato con noi e sono con noi in questo momento,
da Tonino Bello a don Milani e a don Mazzolari. Ricordiamo Balducci e Turoldo
che erano qui con noi in una delle
grandi Arene, l’Arena del ‘91. Ricordiamo uomini come Capitini che stiamo
dimenticando. Sono compresenti, parte di questa grande assemblea
dell’Arena. Eccoci qui per fare che
cosa? Siamo arrivati ad un punto della storia umana che, ”o scegliamo la
nonviolenza - o come diceva Martin Luther King - la non esistenza”. Cioè siamo
arrivati ad un punto della storia umana in cui l’umanità deve decidersi a fare
un salto di qualità, e non parlo soltanto delle armi, ma ormai di un sistema
economico finanziario, protetto da potentissime armi che stanno pesando su
questo ecosistema a tal punto che il pianeta non ci sopporta più.
Noi
a Napoli questo sistema lo chiamiamo Ò
Sistema. Perché O’ Sistema non è solo la camorra, ma anche questo sistema economico
finanziario dove le banche governano, siamo sotto dittatura delle banche. Papa
Francesco ci parla di una ”dittatura di una economia senza volto e senza uno
scopo veramente umano“. Oggi stanno facendo soldi con i soldi. Siamo arrivati
all’assurdità di avere un milione di miliardi di dollari che girano nella
speculazione finanziaria, mentre l’economia reale rappresenta soltanto sessanta
mila miliardi di dollari. Questa è follia totale. Il nostro è un sistema che
permette al 20% del mondo di papparsi da solo il 90% dei beni prodotti su
questo pianeta. Notate: il 20% vuol dire 1 miliardo su 7 miliardi che si
pappano il 90% dei beni di questo mondo!
Un sistema folle dove gli 85 uomini più ricchi al mondo (il primo è Bill
Gates), hanno l’equivalente di 3
miliardi e mezzo dei più poveri.
È
follia totale la nostra! Sono un missionario, missionario Comboniano, che ha
sentito sulla sua pelle che cosa vuol dire vivere nell’inferno umano di una
bidonville come Korogocho. Noi missionari siamo testimoni oculari di quello che
sta avvenendo. La pauperizzazione non è solo
del sud del mondo, ma anche del sud d’Italia (e non solo!). Vivendo a Napoli,
al rione Sanità, sono testimone di questo impoverimento. È il sistema che fa
questo. È un sistema che sta portando a
questo. Noi missionari siamo testimoni di tre miliardi di essere umani che
devono accontentarsi di 2€ al giorno. Siamo testimoni di 800 milioni di persone che
fanno la fame, di 50 milioni di persone all’anno che ammazziamo per fame. È una
guerra mondiale che facciamo contro i poveri del mondo! Come missionari
vogliamo mettere sotto accusa, con forza questo Sistema. In una delle Arene è
stato detto: “Quando l’economia uccide, dobbiamo cambiare”. Questo è un sistema
economico finanziario, protetto da potentissime armi che permettono al 20% del
mondo di continuare a papparsi tutto, in barba a tutti. Gli ultimi dati del
SIPRI sono chiari. Nel 2013, a livello mondiale abbiamo speso 1.747
miliardi di $,
che vuol dire quasi 5 miliardi di $ al giorno spesi in morte
invece che in vita.
Nel 2012, in Italia, abbiamo
speso 26 miliardi di euro a cui bisogna aggiungerne altri 15 per gli F35,
equivalente alla manovra ‘lacrime e
sangue ‘del governo Monti. Ma queste spese folli sono necessarie per proteggere
i privilegi di pochi. Aveva ragione il grande arcivescovo Hunthausen di
Seattle, quando ha detto: “Per noi americani abbandonare la bomba atomica
significherebbe abbandonare il nostro posto privilegiato in questo mondo”. Noi,
con gli Stati Uniti e la NATO, siamo parte di questo sistema. Il 70% delle
spese mondiali è fatto dagli Stati Uniti e dalla NATO. E papa Francesco ha detto che, ”se abbiamo le
armi, dobbiamo fare la guerra”. Come
missionari , siamo testimoni di queste guerre. in particolare, come comboniani stiamo tremando sia per il sud
Sudan che per il Centro Africa, dove sono ormai in atto guerre civili spaventose, per i Nuba del Sudan
costantemente bombardati, per Il Congo . Le guerre le facciamo, sapete
bene, per mettere le mani sulle materie prime, sugli idrocarburi. La guerra in
Congo 96/99 ha fatto 4 milioni di morti e la ragione l’abbiamo nelle nostre
tasche. Infatti l’80% del coltan, minerale necessario per i nostri telefonini,
viene dal Congo!
Ricordiamoci che queste guerre sono fatte anche con le
nostre armi. L’Italia produce tante armi pesanti ma anche tante armi di piccolo
calibro, che sono soprattutto quelle che ammazzano di più, in particolare in
Africa. Dobbiamo incominciare a chiedere al Governo una seria politica di
riconversione delle nostre fabbriche d’armi, trasformandole in industria civile
che investa nella vita. Ma questo sistema economico
finanziario, che permette a pochi di vivere da nababbi (protetti da spese folli
in armi), a spese di molti impoveriti, sta talmente pesando sull’ecosistema che ci sta
saltando il pianeta Terra. Il pianeta andrà avanti, ma non sopporterà più la
presenza di Homo Sapiens. Gli scienziati dell’ONU del 27 settembre scorso (2013),
dicono che se andiamo avanti a vivere
con questo stile di vita, a fine secolo
avremo 3° in più se ci va bene, 5° e mezzo se ci va male. Per i paesi
mediterranei avremo sui 6/7°in
più.
Questo
sistema è un sistema di morte, ammazza per fame, ammazza per guerra e ammazza
il pianeta. Se vogliamo la pace, dobbiamo uscire da questo sistema di guerra
perpetua. Noi non vogliamo morire, vogliamo vivere ! Ecco il grido che deve
uscire da questa Arena. Se l’economia uccide, se la finanza uccide, dobbiamo cambiare, dobbiamo
dire no alla finanza speculativa con tutti i suoi derivati. No a tutte queste
banche armate, alle banche che
finanziano anche il nucleare. Dobbiamo proseguire la ‘Campagna Banche Armate’ .
Dobbiamo dire di sì alla Banca Etica, alle
MAG (Mutuo Autogestione). SI’ alle banche pubbliche che non esistono più in
questo Paese: realizziamole noi! A livello economico, dobbiamo dire no allo
stile di vita del 20% del mondo
che si pappa il 90% dei prodotti e dire sì ai nuovi stili di vita.
Ringraziamo per il lavoro della Rete Interdiocesana per i nuovi stili di vita
di padre Adriano Sella. I nuovi stili di vita vanno dalle relazioni umane al riciclaggio
totale. In questo spirito, un sì alla giustizia sociale, un sì all’accoglienza
ed integrazione degli immigrati con un no al razzismo di Stato, dalla Bossi-Fini ai decreti Maroni.
In
campo militare un NO alla bomba atomica.
La bomba atomica in sé è peccato, è la
negazione della vita. No alle 200 bombe atomiche presenti in Europa. No alle 70
bombe atomiche presenti sul nostro territorio. Come è concepibile che Obama
abbia chiesto ed ottenuto dal Congresso Americano 11 miliardi di dollari per
modernizzare le 200 bombe atomiche in
Europa? Il Parlamento Europeo nel 2004 ha chiesto la rimozione di queste bombe
dall’Europa e questo deve avvenire. Dall’Arena deve levarsi un altro grido
forte: NO a queste bombe in Europa e in Italia. Un no altrettanto forte contro
la base militare Sigonella, capitale mondiale dei droni. I droni sono immorali!
Un no al MUOS a Niscemi, che
diventerà capitale mondiale delle
comunicazioni militari. L’Italia sta diventando il cuore del sistema militare
mondiale. Non possiamo accettarlo! Gridiamo invece il nostro Sì alla Vita. Un
Sì al al lancio della Campagna per creare un
decastero della Difesa Non ArmataI. La Costituzione lo prevede e la Corte
Costituzionale l’ha confermato. Per questo chiediamo al governo investimenti
per potenziare la Difesa Non Armata, e ai cittadini di costituirsi con
l’opzione fiscale.
E
si levi dall’Arena un No ai cappellani militari nell’esercito. Basta guerre! Lo
diciamo nel primo centenario della Prima Guerra Mondiale, definita da Papa
Benedetto XVII un’ “inutile strage”. È stata totalmente inutile. In questi 100
anni abbiamo combattuto oltre 140 guerre. Ci siamo sbranati a vicenda ! Basta! Ecco
perché siamo in Arena, per creare finalmente, come abbiamo fatto per l’acqua,
un Movimento che aggreghi tutti per farci ascoltare dal nostro Governo ,per
farci ascoltare in Europa. Devono ascoltare il popolo. Noi vogliamo vita, non
armi, non guerre. Come credente nel Dio della vita, come seguace di quel povero Gesù di Nazareth, come missionario che porta nella
sua nella mia carne la sofferenza di chi vive negli inferni umani, supplico
tutti voi cittadini italiani e tutti coloro che si riconoscono nella
Costituzione Italiana che ripudia la guerra e tutti i cristiani che si
riconoscono nella magna carta del Discorso della Montagna, ad unirsi insieme
per debellare il cancro della militarizzazione che sta divorando le nostre
risorse, uccidendo milioni di persone. Noi vogliamo che i nostri soldi non
vengano spesi in morte ma in vita. Tutti, credenti e non, diamoci da fare
davvero perché vinca la vita.
E
vorrei concludere chiedendovi una cosa. Qui è risuonata la voce del grande
Tonino Bello :“ In piedi costruttori di pace!” Mettiamoci tutti in piedi,
teniamoci per mano e diciamo tutti insieme, sentendo che Tonino è in mezzo
a noi. In piedi costruttori di pace.
Grazie e Voi. [alex zanotelli]
2 commenti:
Grande alex sei la mia speranza
le guerre non devonop mai finire si sa il perché gli stessi aiuti umanitari sono a favore delle guerre. noon c'è niente che possiamo fare se non protestare.
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