Salviamoci con il pianeta terra! E’ incredibile notare quanto in questo paese, si parli di banche,
borsa, finanza e quanto poco di ambiente. Il governo Monti è tutto proteso
sulla crescita dimenticando che il Pianeta Terra non ci sopporta più. E’ inconcepibile
il silenzio che ha circondato la Conferenza sull’Ambiente di Durban (Sudafrica)
tenutasi lo scorso dicembre. Silenzio prima, durante e dopo quell’importante
vertice. “Gli abitanti di questo Pianeta - ha detto giustamente a Durban il
noto politologo Noam Chomsky - sono affetti da un qualche tipo di follia
letale.”
Sembra quasi che il problema del surriscaldamento che è
stato al centro delle trattative a Durban, non lo si vuole affrontare in
pubblico dibattito. E’ un tabù! Eppure è il problema più grave che ci
attanaglia tutti: il Pianeta Terra non ce la fa più con Homo sapiens.
Giustamente il teologo australiano Paul Collins ha scritto nel suo recente
libro Judgment Day: “Ritengo che la
generazione che va dalla Seconda Guerra Mondiale ad oggi sarà tra le
generazioni più maledetta della storia umana: mai prima di oggi esseri umani
hanno talmente degradato e danneggiato il Pianeta Terra.”
Eppure questa gravissima crisi ecologica sembra quasi che
non ci tocchi, non ci interroghi, non ci preoccupi. Dopo la Conferenza dell’Onu
di Rio del 1992 (il Vertice della Terra) che aveva suscitato così tante
speranze, l’umanità non ha fatto altro che ignorare o sottovalutare il dramma
ecologico. Abbiamo perfino lasciato decadere, quest’anno, il Trattato di Kyoto.
La comunità scientifica mondiale, che si esprime tramite l’IPCC, ha continuato
ad ammonire tutti che la situazione va peggiorando. Tutti i tentativi fatti per
arrivare ad un accordo sia a Copenhagen (2009), come a Cancun (2010) e a Durban
(2011) sono falliti. “Questa conferenza di Durban - ha scritto Giuseppe De
Marzo, presente al vertice - finisce senza accordi vincolanti e una volta
scaduto Kyoto niente potrà sostituirlo, stando così le cose. Dovremo aspettare
il 2015 o addirittura il 2020.”
Ma non
abbiamo dieci anni a disposizione per salvarci! La comunità scientifica ritiene
che la temperatura potrebbe salire di 3-4°C entro la fine del secolo. Per
evitare tale disastro dobbiamo tagliare l’80% delle emissioni di gas serra
entro il 2050. Purtroppo i governi sono oggi prigionieri dei potentati
economico-finanziari, come dei potentati agro-industriali che traggono enormi
profitti da questo sistema. La finanza poi, che è il vero governo mondiale,
vuole guadagnare anche sulla crisi ecologica con la cosiddetta green economy, l’economia verde. E’ la
finanziarizzazione anche della crisi ecologica. “Che dobbiamo fare?” è la
domanda che ci viene spesso rivolta.
Dobbiamo prima di tutto rimettere in discussione il nostro
modello di sviluppo e il nostro stile di vita che costituiscono la causa
fondamentale del disastro ecologico. Secondo, dobbiamo informare più che possiamo
utilizzando tutti i mezzi perché la gente prenda coscienza della gravità della
crisi ecologica. Mi appello anche ai sacerdoti perché nelle chiese parlino di
tutto questo: è un problema etico morale e teologico. Terzo, dobbiamo
impegnarci a tutti i livelli: a livello personale
e familiare con uno stile di vita più sobrio, riducendo la dipendenza dal
petrolio e potenziando il solare, e a livello locale (Comuni) con il riciclaggio totale dei rifiuti opponendoci
all’inceneritore. A livello nazionale con
un bilancio energetico (mai fatto in Italia!) che riduca del 30% le emissioni
di gas serra entro il 2020. E a livello mondiale
con la costituzione di un Fondo per aiutare i paesi impoveriti a far fronte ai
cambiamenti climatici (sarà l’Africa a pagarne di più le conseguenze!).
Questo lo potremo ottenere tassando le transazioni
finanziarie dello 0,05% (la cosiddetta Tobin
tax). Sempre a livello planetario con il riconoscimento non solo dei
diritti dell’uomo ma anche dei diritti della Madre Terra come ha fatto l’Ecuador.
E’ questa la maniera migliore per prepararci alla grande conferenza che l’Onu
ha indetto a Rio de Janeiro dal 18 al 23 giugno prossimo. Con RIGAS (Rete
Italiana per la Giustizia Ambientale e Sociale) chiediamo ai rappresentanti di
tutte le associazioni, comitati, reti, comunità cristiane che operano in difesa
dell’ambiente di ritrovarsi a Roma il 17 febbraio alle ore 15 al Teatro Valle. Uniamoci
per assicurare che Rio + 20 diventi una grande mobilitazione popolare in grado
di fronteggiare la grave crisi ecologica. La speranza viene dal basso, dalla
cittadinanza attiva. Come ce l’abbiamo fatta per l’acqua, dobbiamo farcela per
salvare il Pianeta. Diamoci da fare perché vinca la vita di tutti gli esseri
umani insieme con il Pianeta Terra. E’ un unico impegno: salvare la Vita! [alex
zanotelli]
6 commenti:
Solo e unico vero dilemma, se nessuno ne parla, vuol dire che qualcosa di seri veramente c'è. sai chi Potrebbe caro alex aiutare realmente a risolvere questo dilemma, i mass media. si si capisco ho fatto la scoperta dell'acqua, ma se ne parlasse più massicciamente repubblica, anche solo il sito, l'ansa, canale5 e rai2. Al posto della defilippi una constante informazioni su quello che potrà succedere tra qualche anno.
Abbattere questo sistema, solo questo è il problema, estirparlo alla radice, dobbiamo tutti diventare altro.
Uno scatto di orgoglio da parte di tutta la comunità consapevole delle difficoltà e consapevole anche che molti uomini politici fanno solo il proprio interesse.
Una situazione che può essere estirpata solo attraverso il buon senso, come dice padre alex, ma che affrontata con grande audacia, senso di responsabilità da parte di tutti anche di chi ci governa e/o guadagna sulle spalle della povera gente.
Soldi, soldi...subito e a qualunque costo, anche sporchi, ma che siano soldi...questa è la follia. Del dopo e degli altri chi se ne...Questo è il modello attuale, altrimenti fermeremmo il mondo per chi sta morendo ogni minuto di fame. Guardate la Striscia di Gaza al freddo, alla fame, senza medicine, perchè gli eletti da Dio, dell'amore di Dio non hanno fatto incetta, anzi sembrano i detentori del "vero odio", loro, che pur ingiustamente lo hanno subito e provato. L'uomo purtroppo ha qualche incertezza costruttiva che si porta dentro. lucio raineri
D'accordissimo lucio, d'accordissimo senza riserve.
per il freddo che ha fatto in questo periodo e per quello che sta continuando a fare... ma il pianeta non si era surriscaldato>
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