sei ore di treno
Cosa c’è di strano, purtroppo l’economia va così, bisogna rassegnarci, dimenticare i bei tempi e galoppare, sacrifici e sangue come dice qualcuno. Orami i consigli che ti danno non sono più quelli: “cercherò di aiutarti, mo vedo se posso fare qualcosa, mi dispiace, faccio un giro di telefonate”, adesso ti dicono vai via, scappa e non voltarti dietro. Siamo alla frutta marcia.
Sul Mattino leggo: “Nunzio Beltratti, 51 anni, licenziato dopo ventinove anni dalla Salmoiraghi & Viganò di via Toledo, è tornato a chiedere l’elemosina davanti alla filiale di piazza Vanvitelli”. E’ la “nuova” condizione, noi gridiamo ai diseredati “perché continuate a fare figli” e loro continuano a farli senza interruzione, anche se poi non capiremo mai il perché. Qui sta una fetta grossa del problema.
Molti emigrano, altri hanno vergogna di farsi vedere e si rinchiudono in casa, poi c’è chi si toglie la vita nel silenzio e nella vergogna; c’è chi protesta, chi scrive, chi si indigna, chi prova sensazioni mai avute prima. Ad una mia amica sociologa che vive a Parma alcuni mesi fa le hanno proposto un lavoro a Genova, non volendosi trasferire perché il contratto durava solo un mese, l’azienda l’ha risposto: Sig. F. con questa crisi.., poi cosa vuole che siano 3 ore all’andata e 3 ore al ritorno in treno? [+blogger]
bella domanda
rione sanità massa/moretti
stimo zeman
lavori alla via vergini
pesca fortunata
Avrei voluto fare una foto per raccontare, immortalando, quel venditore ambulante. Avrei voluto raccontare l’emblema della nostra crisi… la crisi dei lavoratori. Sono decenni che non aumentano i salari, non mi stancherò mai di dirlo: mio padre 30anni fa, con un po’ di straordinario, percepiva una busta paga di 1milione e 500mila lire, con un mese di ferie pagate, con i contributi, con la tredicesima , ecc, ecc. Non solo siamo rimasti fermi ma siamo regrediti visto che lo stipendio è lo stesso con la sottrazione delle ferie, della tradicesima (cos’è la tredicesiama?) ecc, ecc.
Che noia raccontare sempre le stesse cose. Sempre gli operai che muoiono, sempre la povertà, sempre la gente dignitosa… ma ci sono anche i ricchi, gli imprenditori, i nullafacenti?! Anche quel venditore era solo un nullafacente di 15anni fa che oggi vendeva la “pesca fortunata”. Appoggiato sulla manica della valigia un pezzo di cartone, su c’era scritto: “solo 1 euro, pesca il regalo, ci sono delle belle cose”. [+blogger]
comunicato stampa
L’iniziativa “Le Quattro Giornate della Raccolta Differenziata" organizzata da Comune di Napoli ed Asia ha visto una convinta adesione da parte della cittadinanza: evento conclusivo di tale manifestazione sarà quello organizzato per lunedì 19 Dicembre dall’Istituto Superiore ”F. Caracciolo - Salvator Rosa” nel cuore del Rione Sanità. In Piazza della Sanità, nello spazio antistante la Chiesa di S. Vincenzo, dalle 10:00 alle 13:00 gli alunni accompagnati dai docenti saranno in Piazza della Sanità per l’iniziativa “Ricicli Amo la Sanità”, progetto curato dalle prof. Simona De Simone e Irene Spasiano.
I ragazzi dell’Istituto hanno svolto attività di ricerca ed approfondimento sulle modalità della raccolta differenziata, del riuso e del consumo responsabile e saranno a disposizione della cittadinanza per fornire spiegazioni e curiosità su tale tema nonché per distribuire materiale informativo da essi prodotto e pubblicato a cura della III Municipalità. Per l’occasione L’Asia collocherà un camion destinato alla raccolta straordinaria di rifiuti ingombranti e rifiuti speciali.
Durante l’evento sarà possibile partecipare ad un workshop sul riuso dei rifiuti riciclati organizzato dall’arch. Gioacchino Marino e Carmela Amato che, ispirandosi all’esperienza del loro maestro Riccardo Dalisi, portano nelle strade di Napoli l'accademia dell'università, coniugando la ricerca universitaria con la genuinità e spontaneità dei ragazzi dei rioni scelti come sede dei laboratori.
Il tema del riciclo e riuso verrà sviluppato nel corso dell’intero anno dall’ Istituto Caracciolo-Salvator Rosa“, Ricicliamoci” sarà anche il tema del defilé di fine anno che verrà realizzato dalla sezione Moda dell’Istituto sotto la direzione creativa della Prof. Monica Biancardi: in passerella infatti sfileranno abiti realizzati interamente con materiali riciclati.
Un’anteprima di tale sfilata è stata presentata al recente concorso Concorso "Orange Flowers" di Vallo della Lucania dove gli abiti realizzati con CD, calze, fili elettrici e nastri di videocassette intrecciati hanno valso alla scuola il Premio della Critica ed una borsa di studio.
con un operaio
chiediamo in cambio
di arrestare tutti i politici corrotti, di allontanare dai pubblici uffici tutti quelli condannati in via definitiva perché in EUROPA tutti lo fanno, o si dimettono da soli per evitare imbarazzanti figure.
NOI CHIEDIAMO di dimezzare il numero di parlamentari perché in EUROPA nessun paese ha così tanti politici!
NOI CHIEDIAMO di diminuire in modo drastico gli stipendi e i privilegi a parlamentari e senatori, perché in EUROPA nessuno guadagna come loro.
NOI CHIEDIAMO di poter esercitare il “mestiere” di politico al massimo per 2 legislature come in EUROPA tutti fanno!
NOI CHIEDIAMO di mettere un tetto massimo all’importo delle pensioni erogate dallo stato (anche retroattive), max. 5.000, 00 euro al mese di chiunque, politici e non, poiché in EUROPA nessuno percepisce 15/20 oppure 37.000,00 euro al mese di pensione come avviene in ITALIA.
NOI CHIEDIAMO di far pagare i medicinali visite specialistiche e cure mediche ai familiari dei politici poiché in EUROPA nessun familiare dei politici ne usufruisce come avviene invece in ITALIA dove con la scusa dell’immagine vengono addirittura messi a carico dello stato anche gli interventi di chirurgia estetica, cure balneotermali ed elioterapioche dei familiari dei nostri politici!
CARI MINISTRI non ci paragonate alla GERMANIA dove non si pagano le autostrade, i libri di testo per le scuole sono a carico dello stato sino al 18° anno d’età, il 90% degli gli asili e nido sono aziendali e gratuiti e non ti chiedono 400/450 euro come gli asili statali italiani!
IN FRANCIA le donne possono evitare di andare a lavorare part time per racimolare qualche soldo indispensabile in famiglia e percepiscono dallo stato un assegno di 500,00 euro al mese come casalinghe più altri bonus in base al numero di figli.
IN FRANCIA non pagano le accise sui carburanti delle campagne di napoleone, noi le paghiamo ancora per la guerra d’abissinia!
NOI CHIEDIAMO A VOI POLITICI che la smettiate di offendere la nostra intelligenza, il popolo italiano chiude 1 occhio, a volte 2, un orecchio e pure l’altro ma la corda che state tirando da troppo tempo si sta’ spezzando. [dalla rete internet]
condanno i rom
Una semplice bugia e un campo rom bruciato. Paura della condanna e un rogo inevitabile. A Torino la ragazza ha confessato poi si è scusata con i rom. Restano i brandelli illuminati di rosso, restano briciole di case puzzolenti, l‘efferata violenze padrona della stupidità e dell’abbandono.
Anche a Ponticelli è accaduta una cosa del genere, non una violenza inventata però, solo un mitico rapimento senza nulla a pretendere. Anche qui un rogo inavvertito e sentenziato. “I rom bevono, non si lavano, sono sporchi, sfruttano e rubano i bambini”.
Una cameriera nera di un albergo di New York denuncia di violenza sessuale uno degli uomini più potenti del mondo, un certo Dominique Strauss-Kahn. Questa volta nessuno si scomoda per incendiare la sua casa. Lui è sempre l’ex direttore del Fondo Monetario Internazionale. [+blogger]
quale risparmio?
un tavolo per il san gennaro
Mercoledì prossimo ore 10 cinque persone del “comitato popolare contro la chiusura del pronto soccorso” incontreranno il Generale Scoppa e altri quattro collaboratori. Stamattina decine di cittadini hanno invaso pacificamente ASL Napoli1, parlato e ed espresso le loro perplessità in relazione alla chiusura dell’Ospedale dei Poveri.
Il generale Scoppa si è fermato a discutere in corridoio con i cittadini e ha ascoltato le diverse testimonianze. La richiesta di non chiudere il pronto Soccorso dell’ospedale e di una proroga di un anno le priorità che chiede il comitato. In virtù di quest’incontro è stato stabilito un tavolo di concertazione. Erano presenti dopo la manifestazione alcuni consiglieri di quartiere, due volontari e altri del comitato no alla chiusura del San Gennaro. L’accordo è stato filmato e tra poco lo potrete vedere su questo blog. [+blogger]
lunedì 5 dicembre '11
chiuso il pronto soccorso
Non sono serviti giorni di protesta, centinaia di cittadini, fiaccolata, raccolte più di 5000mila firme… Se quella che loro chiamano “democrazia” non è partecipe, questo significa la morte del pluralismo. Quando la politica parla una lingua differente rispetto a quella dei cittadini, forse non c’è più scelta e la colpa è solo di chi s’impunta come il figlio viziato che chiede un jeans alla moda.
C’è un braccio di ferro: chi vince esulta, chi incassa s’infiamma. Questa non è gestione della cosa pubblica, questo è impoverimento della civiltà. Anzi per certi aspetti è totalitarismo, un uomo solo, anzi due, Scoppa e Caldoro, contro più di 5000mila firme, contro i parroci del rione sanità, contro i medici e il personale dell’ospedale san Gennaro, contro i commercianti, contro le associazioni, contro i cittadini.
La chiusura è anche un reato perseguibile visto che era prevista dopo l’apertura dell’ospedale del mare. I comitati spontanei (i cittadini) hanno esposto denuncia alla Procura della Repubblica. Ma al di là delle responsabilità chi paga dazio è la parte più debole, chi reagisce urlando, chi si dimena, chi cerca di difendere i propri diritti venendo aggirato così bassamente e barbaramente.
Anche La Repubblica che sembrava stare dalla parte della gente ieri con un comunicato ha confermato che il commissario straordinario Schoppa aveva fatto marcia indietro, cosa che ha tratto in inganno molte diverse persone, ma che invece altro non era che una riconferma della volontà di serrare l’ospedale. [+blogger]
Il fax di scoppa, un bluff!
comunicato stampa
viste le oltre 5000 mila firme raccolte in pochi giorni e visti gli scenari futuri disastrosi, con l’Ospedale Cardarelli che ogni 30 secondi accoglie un intervento d’urgenza, nel caos generale, rischiando anche di sbagliare diagnosi ecc, ecc.; di tali conseguenze la RETE SANITA’ aderisce ed esprime solidarietà alle numerose persone che protestano ogni giorno fuori all’Ospedale dei Poveri del rione Sanità, ai numerosi comitati spontanei costituitisi e alla cittadinanza tutta. Unendosi alla protesta chiede unanime che il pronto soccorso non sia chiuso, anzi chiede il potenziamento della struttura visti anche i numerosi reparti e ambulatori efficientissimi e tecnologicamente avanzati.
La RETE SANITA’, ribadisce: SI AL DIRITTO ALLA SALUTE! NO ALLA CHIUSURA DEI PRONTO SOCCORSO! NO AL PRIMO SOCCORSO PERCHE’ INADEGUATO ALLE ESIGENZE DELLA QUARTEIRE E DELLA CITTADINANZA! [la rete sanità]
l'inetto
Se è vero allora che la politica guarda da un lato e la gente dall'altro, è vero anche che i bisogni sono comuni a tutti e uguali per tutti. Oggi sembra che i politici inneggiano alla violenza, vogliono lo scontro e parlano di pluralità tenendosi “la mano sui coglioni”.
scarcerato
scoglio di mergellina
…perché la nostra non è una famiglia? I miei figli non sono miei figli? Il mio lavoro non è mio lavoro? L’amore che io provo è diverso da quello che provi tu? Non sento freddo? Non sento caldo? Forse non ho passioni e aspettative? Non provo forse anche io la gioia, i dolori, le ambizioni, il coraggio, le paure, i rimpianti, la malinconia, la noia, la felicità …?
Ma per essere considerato sono costretto a salire 20 piani, usciere sul terrazzo e urlare. Quando poi m’accorgo che sotto non c’è nessuno mi rendo conto che anche chi strilla non deve sentir dolore. Se poi penso di farla finita mi vergogno perché credo che la morte faccia schifo!
Ottocento euro al mese che diventano seicento, cinquecento, quattrocento. È la spoliazione della miseria, è la vendetta della immaginazione: non puoi e non devi permetterti di immaginare! Sotto c’è: una camionetta dei pompieri, una auto della polizia, un gommone aperto. Se volessi farla finita quel gommone non servirebbe ad un cazzo!
“Da via Posillipo il mare divampa di luci riflesse, dolgono gli occhi ai pesci, un turista che percorre la litoranea in carrozza non vede i cenci che respirano sul marciapiedi ma scorge distintamente gli scheletri delle sirene che si rivoltano nelle loro tombe di sabbia. Voi dite a Napoli Quanto sei bella, e Napoli è perduta. [+blogger – il virgolettato è tratto dai un capitolo del libro “L’Oro di Napoli”, Scoglio di Mergellina di Giuseppe Marotta, ed. BUR]
ieri la manifestazione
Ho partecipato al corteo contro la chiusura del pronto soccorso dell'ospedale San Gennaro, e scrivo proprio mentre la manifestazione è ancora in pieno svolgimento o almeno dovrebbe arrivare all'epilogo. Siamo partiti dal presidio ospedaliero presso la Penninata di San Gennaro dei Poveri, all'inizio in pochi, poi man mano che avanzavamo sempre più persone si sono unite a noi, per marciare e protestare, preceduti da striscioni e cartelli, e armati della nostra voce per dire no ad una politica regionale che pensa solo a privatizzare e ad accorpare poli ospedalieri, che investe fior di quattrini per far aprire supermercati al posto di un cinema, e a chiudere un servizio di vitale importanza per un quartiere con una popolazione di 80.000 abitanti. Perchè scendere in piazza per il San Gennaro?
Perchè già hanno chiuso l'Ascalesi, gli Incurabili (ospedale dove operò il medico dei vicoli, Giuseppe Moscati), e a fine novembre è prevista la chiusura del San Gennaro. E' una vergogna privare un popolo che già soffre della mancanza cronica di servizi sociali, esclusi quelli parrocchiali o privati, della possibilità di accedere al diritto, e sottolineo diritto alla salute. Anzichè chiudere bisogna finanziare e potenziare i reparti di eccellenza, e quello del San Gennaro è l'unico raggiungibile per il quartiere, in quanto, soprattutto per i malati più gravi, se si dovesse verificare l'ipotesi di dover raggiungere un ospedale più lontano, tipo il Cardarelli, questi hanno tutto il tempo per passare a miglior vita prima di arrivare a destinazione.
Ora io mi domando e dico: va bene che il governatore è Caldoro per il cui partito, il PDL, le privatizzazioni sono una religione, ma il sindaco De Magistris come intende muoversi in proposito? E' questa la politica del rinnovamento che tante speranze aveva suscitato quando l'ex magistrato si è presentato ai napoletani che lo hanno eletto sindaco, cioè come rappresentante degli interessi della città? Auguriamoci che quel programma sia reale e non l'ennesima promessa mancata! [vincenzo minei]
intervenire subito
Sempre da persone che abitano nei pressi, sono venuti sia i pompieri sia alcuni esperti e hanno ordinato lo sgombero immediato. Ci chiediamo: perché alcune famiglie non vanno via? E se lo stabile è realmente così pericoloso come mai non è stato messo un avviso, non sono state messe apposite impalcature per evitare un disastro maggiore?
Se è così, e bisogna verificare la veridicità di tali affermazioni (sembra che per aggiustare le fondamenta ci vogliono circa 300 mila euro), e se la situazione è realmente preoccupante, la pericolosità del palazzo mette a repentaglio non solo la vita di chi ci abita ancora ma anche dei passanti e tutti gli altri stabili nelle vicinanze.
Speriamo che si faccia subito qualcosa. Non aspettiamo che succede una catastrofe, gridando poi allo scandalo. Se la situazione è realmente così grave c‘è bisogno di avvisare subito la popolazione, mettere al sicuro la gente, circoscrivere l’area. [+blogger]
giovedì 17 novembre
Con il provvedimento varato nel nuovo piano sanitario della Regione Campania il pronto soccorso dell'ospedale San Gennaro chiuderà il prossimo 30 novembre, limitando di un riferimento certo di primo soccorso oltre 100mila persone.
Il provvedimento prevede l’accorpamento del San Gennaro e dell’Ascalesi al futuro ospedale del Mare, situato all’interno della zona rossa a rischio sismico e vulcanologico del Vesuvio e che per ora resta ancora sulla carta, perché sotto inchiesta della magistratura per truffa ai danni dell’Asl Napoli1.
Inoltre dopo la chiusura del pronto soccorso dell’Ospedale Incurabili e del Cto, l’ unico pronto soccorso rimasto in zona è quello dell’ospedale Cardarelli che già soffre di sovraffollamento.
Con la chiusura del pronto soccorso dell'ospedale San Gennaro si elimina uno dei pochi servizi esistenti all'interno del quartiere Sanità', un quartiere che già' soffre di una profonda mancanza di servizi\diritti primari.
Proprio per questo la cittadinanza attiva del quartiere dopo avere bloccato il corso Amedeo di Savoia e dopo aver occupato simbolicamente la direzione sanitaria dell'ospedale San Gennaro...lancia come prossima tappa della battaglia contro la chiusura del pronto soccorso un corteo cittadino.
GIOVEDI' 17 NOVEMBRE ORE 18 - CORTEO ore 17,30 PARTENZA DAVANTI L'OSPEDALE SAN GENNARO [comitato beni comuni cittadini della sanità]
parcheggio e caduta abusiva
Grazie all’abusivismo? Si, hai capito bene, grazie all’abusivismo. Il corpo del povero Aniello è andato a finire sulla carcassa di un'auto parcheggiata abusivamente che ha attenuato il colpo e forse gli ha salvato la vita. Ha diverse fratture ma sembra se la cavi, non è sciolta ancora la prognosi ma noi tutti lo speriamo bene. Per fortuna anche chi lavora ha il suo angelo abusivo. [+blogger]
merce di scambio
"agguato" popolare
Ieri sera 7/11/2011 ore 18 davanti all’Ospedale san Gennaro è stata fatta una assemblea popolare contro la chiusura del pronto soccorso che accoglie circa 100mila abitanti. Ricordiamo che in un anno solare nello stesso ospedale sono stati fatti 3000 interventi d’urgenza salvando la vita di moltissime persone. L’assemblea richiede la riqualificazione del pronto soccorso e dell’intero ospedale, ricordiamo che nella stessa struttura ci sono reparti altamente tecnologici (senza contare medici e paramedici), e altri che vanno rivalutati come la gastroenterologia, l’otorinolaringoiatria, la ginecologia, la cardiologia, l’ortopedia.
L’assemblea spontaneamente ha organizzato una corteo per il quartiere che sì è diretto su via s Teresa degli scalzi bloccando il traffico cittadino e fermandosi all’altezza dell’Asl. E’ stata ribadita la richiesta di un incontro urgente con i vertici della regione, dopo varie trattative è stato accordato un incontro alle ore 11 del giorno 9/11/2011 nella sede della regione Campania di via santa Lucia.
La delegazione è rappresentata dai componenti del comitato popolare, del consiglio della III Municipalità e dei rappresentati dell’Ospedale. Il comitato ribadisce altresì che continuerà con azioni non violente sul territorio. Alle ore 18 del giorno di cui sopra c’è un’altra assemblea sempre davanti all’ospedale san Gennaro per comunicare l’esito delle trattative. Intervenite tutti. [mauro migliazza]
ladri d'anima...e dopo?
napoli juve... pecché?
ma qual è la verità?
morte bianca e a colori
Muoiono sempre gli stessi! Per amor del cielo non voglio dire che la morte sia a vantaggio di uno e/o a favore di un altro, ma le differenze si sentono e si vedono, si percepiscono e si capiscono. Anche le malattie sono differenti: nel senso che un infarto è differente se a beccarlo è un Cassano qualunque; se un incidente ha coinvolto invece super Sic o due operai di somma Vesuviana le differenze salgono a dismisura. Contegno, contegno! C’è sempre la giustizia divina! Ma? Sarà così, io non ci vedo nulla di differente.
Un momento, un momento, adiamo per ordine. Non c’è differenza tra malato e malato, l’essere umano è uguale biologicamente e non ideologicamente. Morire a 24 anni dispiace, morire come Taricone è disarmante, morire sul lavoro è indifferente, morire come Amy Winehouse è … non mi viene il termine.
Il prestigio è differente, l’ambiente è differente, la sostanza è differente quando ad indignarsi sono migliaia se non milioni di persone. Tutti i giorni si muore in bianco ma questa è storia vecchia, non è paradossale come quella del papa che, dopo essere vissuto nella ricchezza, servito e riverito, amato e adorato se non idolatrato, poi alla fine si fa seppellire in un’umile cassa di legno.
Allora diamo a cesare quello che è di Francesco. Oggi volevo scrivere della bella brutta prestazione del Napoli ieri a Monaco. Ma lasciamo stare, cosa avrei potuto dire? Nel ricordo del 3 a 2 ripenso alla mia solitudine, facendo zapping ieri niente fiori per gli operai, niente di niente. Auguri Cassano. [+blogger]
contro la chiusura del san gennaro
Contro la scellerata decisione dei vertici dell’Asl Napoli 1 che intendono chiudere il pronto soccorso dell’ospedale san Gennaro dei Poveri rimanendo oltre 100mila persone senza un riferimento certo di primo soccorso. Il comitato per la rinascita dell’ospedale propone:
a tutti i cittadini del quartiere Stalla san Carlo e a tutte le associazioni, i partiti e i movimenti spontanei di partecipare ad una pubblica assemblea da tenersi il 3/11/2011 presso la piazza san Gennaro per potere tutti assieme discutere il da farsi sul problema della chiusura imminente del pronto soccorso e stabilire le adeguate risposte. Partecipate in massa contro i tagli fatti sulla salute della gente!
tasse per chi cerca lavoro
In primo luogo ne fa del lavoro pubblico un privilegio da tassare. Il lavoro pubblico è un oggetto di molteplici critiche in Italia. Da un lato è ritenuto inefficiente e dispendioso. Dall’altro lato, odora di clientelismo, in quanto spesso riservato ai raccomandati. Le critiche sono fondate, ma non si possono generalizzare. Non tutti dipendenti pubblici sono raccomandati e non tutti servizi pubblici sono inefficienti. E, soprattutto, le cause di questi problemi non sono i singoli lavoratori, ma gli inadeguati sistemi di governo dei servizi pubblici e di incentivazione di che ci lavora. Occorre risolvere questi problemi alla radice anziché ritenere che siccome i dipendenti pubblici sono raccomandati e fannulloni, è accettabile tassarli.
Il secondo motivo che rende la misura sbagliata è che va contro la prima priorità dell’Italia, cioè la creazione di più posti di lavoro. L’Italia ha il tasso di partecipazione al mercato del lavoro tra i più bassi nel mondo. Da noi lavora il 63% delle persone tra 15 e 65 anni, contro il 75% della Germania. Una tassa sulla ricerca di occupazione, anche se si tratta di impiego pubblico, è un disincentivo al lavoro.
La tassa potrebbe portare nelle casse dello stato qualche milione di euro e quindi un’entrata di entità del tutto marginale nel contesto di una manovra di quasi 60 miliardi. Di fatto, è una misura simbolica che lancia un messaggio che riteniamo sbagliato. Voi, che ne pensate? [fonte: Redazione Global Publishers - link: http://tuttosullavoro.libero.it/caso-settimana/3250/una-tassa-su-chi-cerca-lavoro/]
aggio sfugato!
Chi scrive lettere accà, chi scrive lettere allà! Ce stanno scamazzanno, ce stanno facenno ‘o strascino: a nuje lavurature ce stanno mettenn 'n croce! E bravi! Avete voluto l’agnello e adesso cacate le ossa! Votiamo dando la bustarella, ci facciamo pagare la luce in cambio di un voto, e mo' bruciamoci tutti il culo.
Forza Napoli, qui si chiede ancora più flessibilità, il Napoli ha battuto l'Udinese: evviva, qui chi lavora a progetto è spacciato e adesso anche chi ha un contratto a tempo indeterminato frigge nel suo silenzio. Gridiamo tutti: Forza Napoli!
Basta! Me ne voglio j', sento ch’aggio perzo! Ho perso la mia dignità, ho perso il mio futuro, e quando mi sento chiamare fallito esulto dalla gioia. Se questo è il mondo del lavoro… Cca, dinto 'a Sanità 'a ggente more a 50 anni: ma quanno 'a vere 'a penzione?
Io lavoro a progetto, so' già scheletro?!, ma comme faccio a m’astipà nu soldo cu 800 euro al mese? Ma l'avita lett'a lettera 'e Trichet e Draghi? Ma chiste stanno fore! Ce avito rutto 'o cazzo! Si ve 'ncontro mmiezo 'a via ve spute 'n faccia! Mmocca a chivemmuorte! [+blogger]
14 comandamenti
questa è la nostra fede
Il video hard di Belen Rodriguez spopola la rete internet così come la foto di Muammar Gheddafi trucidato sanguinante con un buco alla testa. Gli opposti si toccano, come dire: dio ha creato tutto e il contrario di tutto… e gli uomini religiosi assolvono con grande abnegazione la loro dovizia.
Una famiglia con due figli, uno diversamente abile, cerca un letto nuovo per dormire. Quello che avevano si è rotto di recente. Non hanno la possibilità di comprarlo causa il licenziamento coatto del capo famiglia. Un vecchietto senza una gamba ed immobilizzato al letto cerca aiuto causa interruzione della pensione senza un giusto motivo. A Posillipo una abitazione di 120mq si fitta ad un prezzo di euro 4000 al mese. Questa è la nostra fede. Questa è la fede della Chiesa. E noi ci gloriamo di professarla. [+blogger]
III municipalità con i black bloc
tutto pulito
Sono stati proprio Sabrina, Rita, Mimmo, Mattia, Rossella, Pino, Salvatore, Francesco, Luigi, Maria, Carmen, Stefania,Chiara, Marcella, Davide, Alfonso, Rossella, Patrizio, Elda, Cristian, Carmine, Martina, Mena, e poi .”…i RAGAZZI dell’Oratorio Miracoli”, come mi suggerisce di scrivere una tra le più ‘grandi’ del gruppo,” i veri protagonisti dell’iniziativa ai Miracoli di “Puli-amo la Sanità”, organizzato dalla RETE per la Sanità” “Cominciamo dallo spazio delle giostre”, è uno tra i più piccoli, a dare gli ordini.
E così, per circa 4 h, armati di scope più alte di loro, guanti e qualche cassetta della frutta recuperata per depositare i pezzi di vetro più grossi, sono andati avanti a riempire una ventina tra buste e bustone. Anche l’erba, strappata dai muri e dagli angoli dei vialetti, è finita in quelle buste, solo in parte raccolte dal camioncino dell’ASIA, che, dopo aver rimosso le ‘campane’ stracolme di rifiuti, spiegando a noi di malavoglia che poi metteranno quelle nuove (quando? perché rimosse prima delle nuove o, comunque, prima che ci sia altra modalità per evitare l’abbandono totale di montagne di rifiuti nella piazza)e poi una breve apparizione per prendere qualche altra busta, è andato via. Così, dopo aver invano atteso che il camioncino, come promesso, tornasse, alla fine tutte le altre buste sono andate a colmare i pochi cassonetti dell’indifferenziata della, piazza.
Poi, prima di andar via, hanno preso i volantini residui rimasti sul banchetto sotto al gazebo che la Rete aveva allestito, “…per portarli a casa o a scuola”, hanno annunciato. E il tutto sotto gli occhi degli adulti indigeni che, prima increduli, poi, quando sono cominciate a mancare le scope, insufficienti per tutti i ragazzi che man mano si aggiungevano, hanno cominciato a collaborare aggiungendone qualche altra insieme alle palette. Per loro, per la maggior parte di questi abitanti, poco abituato a ricevere a…gratis, una vera e piacevole sorpresa; per i ragazzi, un gioco.
Ma, forse, mai un gioco fu così serio ed educativo prima che utile! Alle Istituzioni; un invito a non sprecare tante inopinate risorse, e, soprattutto, a non lasciarli soli: oltre che pericolosamente diseducativo, sarebbe l’ennesima disorientante delusione! [erminia romano]