Il blog del rione sanità è un giornale online che informa e non fa notizia. La nostra è una attività di volontariato sostenuta dalla Rete Sanità e da padre Alex Zanotelli. Si parla del rione, di Napoli, del sud ma anche del nord, di politica, di immigrati, di scuola, di omosessualità, di lavoro, di donne, di ambiente; si denuncia, si organizza, si propone, si programma, ci si aiuta ecc, ecc; si dialoga, si prendono posizioni, si pubblicano filmati, rubriche, si ascolta la musica, si guardano i film, si realizzano interviste e documentari, insomma, un blog a 360 gradi. Sostieni le nostre azioni con i tuoi consigli, le critiche, i disappunti, gli elogi. Tutto ciò ha una organizzazione per precisa e definita: far comprendere che il quartiere sanità è anche altro.
La Tenda all'inizio di via delle Fontanelle cerca volontari per la mensa dei senza fissa dimora. Chiunque fosse interessato può recarsi direttamente in sedo o scriverci usando la mail del blog.
io smanifsto
Aderisci all’iniziativa. La proposta del blogger (rionesanità) contro l’attacchinaggio selvaggio che n’chiavica la nostra città. Non votare il candidato che incolla i manifesti illegalmente sui muri dei palazzi, degl’edifici storici, delle chiese, degli ospedali, delle scuole, le piazze, le vie, i vicoli. Napoli. Il Comune ha già stanziato diverse migliaia di euro per organizzare le squadre di lavoro col compito di staccare i manifesti pirati. Migliaia di euro sottratti ai cittadini per una “violenza gratuita”.
Sanita':protesta a Napoli,'impacchettato' ospedale s.Gennaro
(ANSA) - NAPOLI, 27 NOV - Hanno 'impacchettato' l'ospedale con grandi striscioni in modo da ''non far scappare via il pronto soccorso''. E' la nuova singolare manifestazione, in corso questa mattina, dei comitati civici del rione Sanita' a Napoli che protestano contro la trasformazione del Pronto soccorso dell'ospedale San Gennaro in Servizio di primo soccorso per le urgenze territoriali (Psaut). (ANSA).
Impacchettato l'ospedale San Gennaro contro la chiusura del pronto soccorso.
Singolare manifestazione dei comitati civici del rione Sanità. Il perimetro cinto da striscioni. E intanto prosegue anche la raccolta firme. Stamattina avrebbe aderito anche il sindaco De MagistrisHanno 'impacchettato' l'ospedale con grandi striscioni in modo da "non far scappare via il pronto soccorso". E' la nuova singolare manifestazione, che si è svolta stamattina, dei comitati civici del rione Sanità che protestano contro la trasformazione del Pronto soccorso dell'ospedale San Gennaro in Servizio di primo soccorso per le urgenze territoriali (Psaut).
I manifestanti, circa una trentina, hanno cinto il perimetro dell'ospedale con degli striscioni su cui è scritto 'Vergogna', 'No al primo soccorso' e 'No alla chiusura del pronto soccorso, la salute è un diritto'. Si tratta della prima di altre azioni in programma, dicono i rappresentanti dei comitati: "Ne faremo una al giorno".
E intanto prosegue anche la raccolta firme che ormai ha raggiunto quota 5000, compresa, annuncia il consigliere della III municipalità, Francesco Ruotolo, quella del primo cittadino Luigi de Magistris che avrebbe firmato proprio questa mattina.
Il comune di Napoli ha detto che presenterà un piano "speciale" per la sanità Napoletana, cercando una alternativa valida alla chiusura dei tanti pronto soccorso... Speriamo bene che sia valida ed efficiente.
L'ospedale non si tocca! L'ospedale non si tocca! L'ospedale non si tocca! L'ospedale non si tocca! L'ospedale non si tocca! L'ospedale non si tocca! L'ospedale non si tocca! L'ospedale non si tocca! L'ospedale non si tocca! L'ospedale non si tocca! L'ospedale non si tocca! L'ospedale non si tocca! L'ospedale non si tocca! L'ospedale non si tocca! L'ospedale non si tocca! L'ospedale non si tocca! L'ospedale non si tocca! L'ospedale non si tocca! L'ospedale non si tocca! L'ospedale non si tocca! L'ospedale non si tocca! L'ospedale non si tocca! L'ospedale non si tocca! L'ospedale non si tocca! L'ospedale non si tocca! L'ospedale non si tocca! L'ospedale non si tocca! L'ospedale non si tocca!
Pronto soccorsi allo stremo ambulanze ferme in ospedale Situazione critica nei principali ospedali della città. La denuncia del sindacato degli anestesisti e rianimatori. All'origine dei disservizi la chiusura dei servizi di emergenza dell San Gennaro, Cto, Incurabili e Annunziata L'ingresso del pronto soccorso dell'Annunziata durante le proteste contro la chiusura E' caos ambulanze a Napoli. Alla base del disservizio ci sarebbe un effetto a catena che parte dai pronto soccorso affollati che non riescono ad accogliere nuovi pazienti arrivati con il servizio d'emergenza. Le ambulanze, a loro volta, sono costrette a restare parcheggiate per ore in ospedale finché non trasferiscono i pazienti dalla lettiga dell'automezzo alle barelle degli ospedali. E intanto le altre chiamate in città restano in attesa.
A denunciare la situazione è il presidente regionale dell'Aaroi-Emac (sindacato degli anestesisti e rianimatori) e direttore responsabile della Centrale operativa regionale e territoriale, Giuseppe Galano. "Situazioni di emergenza - dice Galano - che mortificano le tante eccellenze del nostro sistema sanitario". Secondo il direttore, solo questa mattina, delle 19 ambulanze del servizio di soccorso, 7 sono rimaste bloccate per circa 3 ore e mezzo: 3 al Loreto mare, 1 al Cardarelli, 1 al San Giovanni Bosco e 2 al San Paolo.
Una situazione che, dice Galano, si ripete tutti i giorni per un motivo semplice: con la chiusura dei pronto soccorso di C.t.o., San Gennaro, Incurabili e Annunziata e il ritardo dei lavori all'Ospedale del mare, gli altri presidi, in particolare Cardarelli, San Giovanni Bosco e Loreto Mare, sono letteralmente presi d'assalto. Le barelle nei pronto soccorso sono tutte piene e i nuovi arrivi restano sulle lettighe delle ambulanze bloccandone quindi la partenza. "Alcuni sindacati - dice Galano - per decongestionare i presidi, hanno proposto di trasformare il Cardarelli in ospedale solo per emergenze. Questo però svilirebbe l'importanza del primo ospedale del Sud Italia già colpito da tanti tagli, come nel caso dell'eccellente reparto di Endocrinologia".
Servono nuove soluzioni, spiega Galgano. E data l'emergenza, servono con una certa rapidità. "Temporaneamente - conclude il presidente dell'Arooi-Emac - gli ospedali senza pronto soccorso dovrebbero dare la disponibilità dei loro posti letto, ma nessuno lo fa mai perchè non fermano le loro liste d'attesa dei ricoveri" (12 gennaio 2012)
lentamente come le tartarughe
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Lavori in corso per una nuova sede, nuovi ideatori, commentatori, tecnici
volontari. Purtroppo settembre è saltato, così come ottobre,
novembre...ecc, ecc....
Incontri con chi è interessato ad informazioni e consulenza gratuita per il microcredito al rione Sanità. Tutti i martedì dalle ore 17.30 alle ore 19.00 giardinetti via Foria sede Mani Tese altezza metropolitana museo
Trovata geniale quella della Philip Morris per aggirare la scritta “Il Fumo Uccide”. Che ce ne fotte se “il fumo ostruisce le arterie e prov...
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Aiuto Doposcuola
Suor Lucia dell’Ozanam ha bisogno di volontari per il doposcuola, nell’Istituto ci sono più di 35 bambini. Inoltre tre giorni a settimana, dalle ore 17 alle 19 si fanno attività sportive, servono quindi istruttori e volontari. Chiunque volesse aiutarla può recarsi a piazzetta San Severo 82, oppure telefonare al numero 081445223 - grazie.
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Particolare Sanità
legge elvis
Mi risulta che in Francia esista una legge di Stato che impedisce al proprio Ente di staccare del tutto l’erogazione di energia e l’obbliga a lasciare un tot di watt. Chiedo ai nostri deputati e senatori di proporre con urgenza una legge simile anche in Italia edi battersi per l’immediata applicazione, con la stessa rapida efficienza con cui fu approvato il Lodo Alfano. Ovviamente, se approvata, una legge simile non potrà che chiamarsi “Legge Elvis”. [Natale Sorrentino] http://www.openworldblog.org/
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un rione di guantai
ultima poesia
L'ultima poesia che Ebe Alongi poetessa del rione Sanità disse a Mauro 'O Roman: "Quella goccia che c'è in Voi di me... Siate ovunque c'è una Ferita".
Lettori fissi
asia napoli
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6 commenti:
Purtroppo lo chiuderanno e le protese e le oltre cinquemila firme andranno dimenticate subordinando gli interessi privati a quelli pubblici.
Sanita':protesta a Napoli,'impacchettato' ospedale s.Gennaro
(ANSA) - NAPOLI, 27 NOV - Hanno 'impacchettato' l'ospedale con grandi striscioni in modo da ''non far scappare via il pronto soccorso''. E' la nuova singolare manifestazione, in corso questa mattina, dei comitati civici del rione Sanita' a Napoli che protestano contro la trasformazione del Pronto soccorso dell'ospedale San Gennaro in Servizio di primo soccorso per le urgenze territoriali (Psaut). (ANSA).
LA PROTESTA
Impacchettato l'ospedale San Gennaro contro la chiusura del pronto soccorso.
Singolare manifestazione dei comitati civici del rione Sanità. Il perimetro cinto da striscioni. E intanto prosegue anche la raccolta firme. Stamattina avrebbe aderito anche il sindaco De MagistrisHanno 'impacchettato' l'ospedale con grandi striscioni in modo da "non far scappare via il pronto soccorso". E' la nuova singolare manifestazione, che si è svolta stamattina, dei comitati civici del rione Sanità che protestano contro la trasformazione del Pronto soccorso dell'ospedale San Gennaro in Servizio di primo soccorso per le urgenze territoriali (Psaut).
I manifestanti, circa una trentina, hanno cinto il perimetro dell'ospedale con degli striscioni su cui è scritto 'Vergogna', 'No al primo soccorso' e 'No alla chiusura del pronto soccorso, la salute è un diritto'. Si tratta della prima di altre azioni in programma, dicono i rappresentanti dei comitati: "Ne faremo una al giorno".
E intanto prosegue anche la raccolta firme che ormai ha raggiunto quota 5000, compresa, annuncia il consigliere della III municipalità, Francesco Ruotolo, quella del primo cittadino Luigi de Magistris che avrebbe firmato proprio questa mattina.
Il comune di Napoli ha detto che presenterà un piano "speciale" per la sanità Napoletana, cercando una alternativa valida alla chiusura dei tanti pronto soccorso... Speriamo bene che sia valida ed efficiente.
L'ospedale non si tocca! L'ospedale non si tocca! L'ospedale non si tocca! L'ospedale non si tocca! L'ospedale non si tocca! L'ospedale non si tocca! L'ospedale non si tocca! L'ospedale non si tocca! L'ospedale non si tocca! L'ospedale non si tocca! L'ospedale non si tocca! L'ospedale non si tocca! L'ospedale non si tocca! L'ospedale non si tocca! L'ospedale non si tocca! L'ospedale non si tocca! L'ospedale non si tocca! L'ospedale non si tocca! L'ospedale non si tocca! L'ospedale non si tocca! L'ospedale non si tocca! L'ospedale non si tocca! L'ospedale non si tocca! L'ospedale non si tocca! L'ospedale non si tocca! L'ospedale non si tocca! L'ospedale non si tocca! L'ospedale non si tocca!
Pronto soccorsi allo stremo
ambulanze ferme in ospedale
Situazione critica nei principali ospedali della città. La denuncia del sindacato degli anestesisti e rianimatori. All'origine dei disservizi la chiusura dei servizi di emergenza dell San Gennaro, Cto, Incurabili e Annunziata
L'ingresso del pronto soccorso dell'Annunziata durante le proteste contro la chiusura
E' caos ambulanze a Napoli. Alla base del disservizio ci sarebbe un effetto a catena che parte dai pronto soccorso affollati che non riescono ad accogliere nuovi pazienti arrivati con il servizio d'emergenza. Le ambulanze, a loro volta, sono costrette a restare parcheggiate per ore in ospedale finché non trasferiscono i pazienti dalla lettiga dell'automezzo alle barelle degli ospedali. E intanto le altre chiamate in città restano in attesa.
A denunciare la situazione è il presidente regionale dell'Aaroi-Emac (sindacato degli anestesisti e rianimatori) e direttore responsabile della Centrale operativa regionale e territoriale, Giuseppe Galano. "Situazioni di emergenza - dice Galano - che mortificano le tante eccellenze del nostro sistema sanitario". Secondo il direttore, solo questa mattina, delle 19 ambulanze del servizio di soccorso, 7 sono rimaste bloccate per circa 3 ore e mezzo: 3 al Loreto mare, 1 al Cardarelli, 1 al San Giovanni Bosco e 2 al San Paolo.
Una situazione che, dice Galano, si ripete tutti i giorni per un motivo semplice: con la chiusura dei pronto soccorso di C.t.o., San Gennaro, Incurabili e Annunziata e il ritardo dei lavori all'Ospedale del mare, gli altri presidi, in particolare Cardarelli, San Giovanni Bosco e Loreto Mare, sono letteralmente presi d'assalto. Le barelle nei pronto soccorso sono tutte piene e i nuovi arrivi restano sulle lettighe delle ambulanze bloccandone quindi la partenza. "Alcuni sindacati - dice Galano - per decongestionare i presidi, hanno proposto di trasformare il Cardarelli in ospedale solo per emergenze. Questo però svilirebbe l'importanza del primo ospedale del Sud Italia già colpito da tanti tagli, come nel caso dell'eccellente reparto di Endocrinologia".
Servono nuove soluzioni, spiega Galgano. E data l'emergenza, servono con una certa rapidità. "Temporaneamente - conclude il presidente dell'Arooi-Emac - gli ospedali senza pronto soccorso dovrebbero dare la disponibilità dei loro posti letto, ma nessuno lo fa mai perchè non fermano le loro liste d'attesa dei ricoveri"
(12 gennaio 2012)
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