In questi ultimi 5 giorni sono morti nel Mediterraneo quasi
800 rifugiati,in prevalenza donne e bambini. Dobbiamo solo vergognarci! Se
chiamiamo mostri quelli dell’ISIS, dobbiamo riconoscerci mostri per un tale
“omicidio di massa”, come lo definisce l’OIM. Sono quasi tutte donne e bambini
in fuga da spaventose situazioni di guerra. Il Medio Oriente è in fiamme, così
come la Libia e tante nazioni dell’Africa saheliana dal Sud Sudan al
Centrafrica. Milioni sono in fuga, tanti tentano la via del Mediterraneo, che
ormai si è trasformato in un cimitero. E’ uno stillicidio quotidiano a cui
assistiamo quasi impassibili. Come
missionari non possiamo stare in silenzio davanti a questo genocidio che
avviene alle nostre porte. Dall’inizio dell’anno i morti sono 2.500, solo 2.220
da giugno. Lo scorso anno (con la
tragedia del 3 ottobre , dove hanno perso la vita 361 persone) hanno trovato la
morte oltre 600 persone . Nel 2012, hanno perso la vita altre 500 persone. In
questi tre anni sono 3.600 le vittime accertate. E’ un’ecatombe!
Mai avevamo visto un numero così elevato di rifugiati.
L’Alto Commissario per i rifugiati ha annunciato che il 2013 è stato l’anno
record con 51 milioni di rifugiati, cifre che ci ricordano i dati della II
Guerra Mondiale. L’ONU ci ricorda che l’86% dei rifugiati trova asilo nei paesi del sud del mondo. L’opulenta
Fortezza Europa sta invece facendo di tutto per respingere questi “naufraghi
dello sviluppo”. E lo facciamo con il Fortex, con la polizia di frontiera, con
le barriere di Ceuta e Melilla, con il muro tra Grecia e Turchia , con il
Trattato di Dublino, con le leggi razziste sia nazionali che europee. Ed ora
con il Frontex Plus! Questa nuova operazione potrebbe sostituire ‘Mare Nostrum’
, che ha salvato migliaia di vite, quasi tutte in acque internazionali. Purtroppo
Frontex Plus è un’operazione di controllo delle frontiere, dentro i confini di
Shengen. Ma i disperati non si arrendono:
sono mossi dalla disperazione . Nulla li può fermare. Ad approfittarsene sono
le organizzazioni criminali , che soprattutto in Libia (un paese in sfacelo
totale, anche per colpa nostra!), fanno lauti guadagni. Come missionari
facciamo nostre le parole del vescovo di
Casablanca(Marocco) , Santiago Agrelo, inorridito per l’uccisione di 15
immigrati che hanno tentato di scavalcare il muro di Ceuta il 6 febbraio scorso.
“E’ inaccettabile che la vita di un essere umano abbia meno
valore di una presunta sicurezza e
impermeabilità delle frontiere di uno Stato. E’ inaccettabile che una decisione politica vada riempiendo di
tombe il cammino che i poveri percorrono con la forza di una speranza. E’
inaccettabile che merci e capitali godano di più diritti dei poveri per entrare
in un Paese. E’ inaccettabile che si rivendichino frontiere impermeabili per i
pacifici della terra e si tollerino frontiere permeabili al denaro, alla
corruzione, al turismo sessuale, alla tratta delle persone, al commercio delle armi”.
Proprio per questo, come missionari, vogliamo lanciare un
appello a tutte le istituzioni perché trovino una soluzione a questa tragedia.
All’ONU, perché crei canali di ingresso legale nei vari paesi di
accoglienza tramite traghetti e voli charter, che sostituiscano le carrette del
mare. Alla UE, perché apra corridoi umanitari; realizzi programmi
di reinserimento, ammissione umanitaria e di facilitazione dei ricongiungimenti
famigliari; smantelli il Fortex ,
vera e propria macchina da guerra contro i migranti; abolisca il Regolamento di
Dublino che impone ai migranti di fare richiesta di protezione internazionale
al primo stato membro in cui fanno ingresso. Al Governo italiano, perché prema su Bruxelles per il mutuo
riconoscimento delle domande d’asilo, per un monitoraggio comune ed un equo
smistamento; “cambi subito la Bossi-Fini”, come ha chiesto l’arcivescovo di
Agrigento, F. Montenegro; chiuda i CIE; voti il disegno di legge sullo Ius Soli
per i figli di immigrati nati in Italia;
continui l’operazione Mare Nostrum che ha salvato migliaia di migranti
in acque internazionali. Alla CEI, perché parli, con più coraggio, in difesa
dei profughi e dei rifugiati, e perché apra le canoniche e i conventi vuoti ai rifugiati. E’ la nostra
passione di missionari, che hanno toccato con mano le sofferenze di tanti
fratelli e sorelle, a spingerci a
gridare ,con Papa Francesco, che la ‘carne di migranti è la carne di Cristo’. [alex zanotelli]
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