Se si è riusciti ad arrivare alla gestione pubblica
dell’acqua dobbiamo ringraziare l’impegno dei comitati cittadini napoletani e
campani; un impegno portato avanti con tenacia per otto lunghi anni. Tutto
infatti inizia nel 2004 quando 136 comuni delle provincie di Napoli e Caserta
(ATO2) decidono di privatizzare il servizio idrico. I comitati con una energica
campagna obbligano i sindaci a votare il 31 gennaio 2006 la ripubblicizzazione
dell’acqua di ATO2, una decisione storica che non divenne però operativa. Fu la
vittoria referendaria a dare il colpo d’ala necessario ad arrivare all’ABC-
Napoli. Questo è avvenuto grazie all’impegno dell’assessore Alberto Lucarelli
con l’appoggio del sindaco Luigi De Magistris. Napoli diviene così la prima grande città che decide
di obbedire al referendum. Questa città, che ha una così cattiva stampa,
diventa oggi un esempio da seguire. Noi ci aspettiamo che altre città, come Venezia,
Trento, Palermo, Milano… facciano altrettanto.
Chiediamo a tutti i comitati acqua d’Italia di fare
pressione perché i comuni passino alla gestione pubblica utilizzando la formula
dell’Azienda Speciale. Napoli ha dimostrato che si può fare. E’ un passaggio
fondamentale per la nostra stessa democrazia. Solo se le comunità locali
potranno decidere sui beni comuni fondamentali : acqua, aria, energia e terra,
ci potrà essere vera democrazia. Abbiamo bisogno di tante vittorie locali per
forzare i partiti e il governo Monti a rispettare il Referendum. E’ grave che,
in questa stagione elettorale, il tema dell’acqua non sia oggetto di dibattito.
Dobbiamo chiedere che tutti i partiti manifestino la propria posizione
sull’acqua. Vale anche per le elezioni europee previste per il 2014.E’
fondamentale riportare la lotta a Bruxelles dove le istituzioni comunitarie
risentono dell’enorme pressione delle multinazionali dell’acqua, da Vivendi a
Coca Cola, da Suez a Pepsi, che
finanziano buona parte dei quindicimila lobbisti al lavoro in quella città. Per
questo è nata la ICE (Iniziativa dei Cittadini Europei), un movimento sorto dal
basso per costringere il Parlamento Europeo a porre le risorse idriche fuori
dalle logiche di mercato.
L’ICE è uno strumento, introdotto da Trattato di Lisbona,
che assegna ai cittadini il diritto di proporre alla Commissione Europea atti
legislativi sulle politiche di propria competenza. Per formalizzare la proposta
sono necessarie un milione di firme raccolte in almeno sette paesi dell’Unione.
Per questo diventa sempre più importante lavorare in rete in chiave europea. E’ quanto abbiamo
tentato di fare al Forum di Firenze 10+10 (8-11 novembre) rafforzando la rete
europea dei comitati che lavorano perché il Parlamento europeo proclami l’acqua
un diritto. La raccolta di firme da portare a Bruxelles è aperta sia in forma
cartacea sia in internet(www.right2water.eu).
In Italia riteniamo importante poi l’impegno contro la
costituzione della mega multiutility del Nord che ingloberebbe le varie aziende
locali da A2A a Hera per formare un mostro finanziario che gestirebbe i servizi
anche idrici di tutto il Nord Italia. Il Forum dei Movimenti dell’acqua ha
indetto una manifestazione il 15 dicembre p.v. a Reggio Emilia. Diamoci da fare
perché la situazione climatica mondiale sta peggiorando. E’ quanto traspare dal
Rapporto rilanciato il 18 novembre dalla Banca Mondiale che dà per certo entro
la fine del secolo un aumento medio di 4 gradi, mentre per gli USA e i paesi
del Mediterraneo sarà di 6 gradi. Questo cambiamento climatico avrà conseguenze
gravissime per l’acqua potabile, che andrà sempre più scarseggiando a fronte di
una popolazione in aumento. Ecco perché
le multinazionali, la finanza vogliono mettere le mani sull’oro blu, per fare
lauti guadagni a spese di milioni di morti di sete.
Quello che stiamo vivendo è l’eterna lotta del Drago
contro la Donna così ben descritta nel libro dell’Apocalisse. Diamoci da fare
perché vinca la Donna, l’acqua:la madre della vita sul pianeta Terra. [alex zanotelli]
1 commenti:
Prima di tutto non bisognerebbe tifare Napoli visto che ha ben stampato in petto la pubblicità dell'acqua; subito dopo non guardare tutte quelle immagini televisive dove inquadrano capi di stato e di governo ad un tavolo e sopra in bella posta decine di bottigliette di plastica ecc, ecc. Poi basta far sapere che l'acqua del rubinetto è molto ma molto meglio di quella contenuta in bottiglie, il resto la coscienza se ne occuperà.
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