Già si è detto tutto e l’impossibile, già si parla di crisi
epocale, già l’Italia è declassata politicamente… adesso anche socialmente. L’ex
Comandate Schettino sarebbe la faccia del paese, De Falco invece la mosca
bianca che racconta la dignità degli italiani brava gente. I mass media
mondiali così ci disegnano, la crisi europea è la crisi della nostra nazione,
con un governo incapace, una economia al collasso in un tempo dove il paradosso
ha superato la nostalgia. Il tempo che fu è improponibile, le lotte sono finite
e la distruzione di un movimento arriva nel momento in cui quest’ultimo cavalca
l’onda mediatica.
“A chi me schifo i dico: vuò vedè, c’o cuorpo tu t’o vinne
comme a me! Nun me suppuorto e quest’o saccio già, io songo ‘o specchio a do tu
nun te vulisso maje guardà! [Traduzione]
“A chi mi schifa dico: vuoi vedere, il tuo corpo tu lo vendi come faccio io.
Non mi sopporti e questo già lo so, io sono lo specchio dove tu non vorresti
mai guardarti! (Nun Te Scurdà)
Una frase questa che descrive benissimo i paradossi
Chestertoniani, tutti a chiedere la testa di Schettino nessuno che prende la
distanze da Costa Crociere, nessuno che si indigni veramente nei con fronti di
Piscicelli che mentre rideva dell’Aquila
subito dopo ingeriva sonniferi pestilenti per epurarsi dal senso di colpa. È questa
l’altra faccia dell’Italia.
Si ride, si piange, ma c’è anche differenza: non tutti
ridono allo stesso modo e non tutti piangono per gli stessi motivi. Queste differenze
le abbiamo incise dentro la nostra
cultura, dentro il nostro sistema paese. Ma tutto è il contrario di tutto, come
chi ha fatto il mondo ha ben pensato di fare anche il suo opposto. Io continuo
a pensare che la brava gente è nascosta, perché non si fa vedere?, bhè, questo
è un mistero. No, aspetta, ritratto, forse si può spiegare questa situazione con
una metafora del maestro dei paradossi: “Ammazzo un uomo per salvargli la
vita”. [+blogger]
4 commenti:
c'era bisogno di una nave affondata per accorgersi che anche il nostro Paese sta affondando???
Insomma dovrebbe essere, come norma, che chi sbaglia paga, in questo caso ha sbagliato evidentemente il capitano della nave, se cui sono altri responsabili su devono scovare. Per adesso c'è un solo imputato poi sarà la magistratura a stabilire mediante prove il resto.
Insomma la Costa Crociere ne uscirà indenne, questa situazione serve per non fare aggravare ulteriormente il mercato che già è sceso di parecchio, infatti già molti tour operaton stanno abbassando i prezzi e lanciando offerte per le crociere.
Credo dobbiate leggere questo articolo..
http://potatopiebadbusiness.com/2012/01/26/costa-discordia/
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