un sì per il sole
Dal primo incidente nucleare avvenuto proprio negli USA a Three Mile Island (Pensylvania) nel 1979, alla tragedia di Chernobyl (1986) fino al disastro nucleare di Fukushima (2011). Solo ora conosciamo quanto sia stato devastante Chernobyl per la salute di centinaia di migliaia di persone. Un rapporto dei Verdi a Bruxelles asserisce che sono morti per cancro dai trenta ai sessanta mila. Solo fra qualche anno, sapremo il disastro provocato dall’incidente nucleare di Fukushima: quello che vi è avvenuto è talmente devastante da far riflettere l’intera umanità. Appare quindi chiaro che il problema fondamentale è la sicurezza dei reattori atomici. E’chiaro che i nuovi modelli di “terza e di quarta generazione” sono più sicuri di quelli degli anni ’60 e ’70. Ma quanto sicuri sono anche questi? “Nessun reattore al mondo è completamente sicuro - dice l’esperto americano Jim Rice - e l’errore umano è sempre possibile!” Come si può pensare di piazzare reattori atomici in terra italiana così sismica?
E non solo: c’è il problema del costo che rende proibitivo il nucleare. Gli USA in questi 40 anni hanno costruito 103 impianti atomici spendendo somme astronomiche: si tratta di oltre 700 miliardi di dollari! Quasi 100 miliardi di dollari sborsati dal governo federale. E tutto questo per produrre solo il 10% dell’energia necessaria agli USA. I costi per il nucleare italiano sono altrettanto incredibili: il governo Berlusconi ha deciso di costruirne 4 sul modello Epr francese, che costeranno circa 7 miliardi di euro ognuno - si tratta di ben 28 miliardi di euro. Ma oltre ai rischi e ai costi, c’è l’irrisolto problema delle scorie nucleari che rimangono radioattive fino a 200.000 anni. Negli USA le scorie sono accatastate attorno ai siti nucleari. Il tentativo di seppellirle a Yucca Montain, nel Nevada, è costato 16 miliardi di dollari, è fallito sia per ragioni politiche che geologiche. E’ questo il problema non risolto del nucleare civile. “In Italia il problema delle scorie nucleari ci costa 400 milioni di euro l’anno,” afferma il fisico A. Baracca. Altra importante ragione è lo stretto legame che c’è tra il nucleare civile e quello militare (ecco perché gli USA si oppongono al nucleare civile in Iran!).
A tutto questo dobbiamo aggiungere altre tre grosse obiezioni all’energia nucleare: la scarsità di uranio, le enormi quantità di acqua necessaria al funzionamento del reattore e la produzione di anidride carbonica da queste centrali. Sappiamo che le risorse di uranio sono molto limitate. Alla velocità con cui lo estraiamo dalla terra ne avremmo per una trentina di anni (senza parlare poi di quanto sia pericolosa l’estrazione dell’uranio per la salute dei minatori!) Altrettanto importante è l’enorme quantità di acqua necessaria per produrre l’energia nucleare! Questo in un momento in cui, proprio per il surriscaldamento del pianeta, avremo sempre meno acqua a disposizione”. Lasciando da parte il processo di fissione che avviene nel nocciolo dei reattori che è a emissione zero - così afferma il fisico G. Ferrari - tutte le altre fasi del ciclo nucleare, l’estrazione dei residui e lo smantellamento delle centrali producono CO2 (anidride carbonica) e gas serra in abbondanza". E quindi appare chiaro che l’energia nucleare non è una soluzione per i cambiamenti climatici, come continuano a sostenere i pro-nuclearisti, ma è invece : “una cinica scommessa da parte dell’industria nucleare globale - lo afferma Irene Kock del Nuclear Awareness Project - per salvare se stessa”.
La conclusione di tutto questo la fa proprio il fisico A. Baracca:” La critica più radicale che prima di ogni altro, muovo ai programmi di rilancio del nucleare, è alimentare ancora l’illusione che sia possibile continuare a consumare così tanta energia e continuare a crescere. Il pianeta non sarà in grado di reggere ritmi di crescita e di consumo di questo genere, anche se riusciamo ad arrestare tutte le emissioni di CO2.” Dobbiamo rivedere il nostro stile di vita e ridurre i nostri consumi energetici. Cambiare modello di sviluppo non è più un optional, ma una necessità. Diventa quindi fondamentale il risparmio energetico. E poi dobbiamo puntare sulle fonti rinnovabili (sole, vento, mare) gestite non dalle multinazionali, ma dalle comunità locali, dai comuni, dalle province…E’ incredibile che il 3 marzo 2011 il governo Berlusconi abbia tagliato gli incentivi alle rinnovabili!E’ fondamentale il decentramento in questo campo. E’ questa la strada per recuperare la vera democrazia.
Ci auguriamo che il referendum sul nucleare apra la possibilità di un dibattito serio anche su questo problema fondamentale dell’energia .Senza farci trarre in inganno dalla decisione del governo Berlusconi che chiede “un’opportuna moratoria di almeno un anno così da pervenire a decisioni ponderate e serene e non condizionate dall’emotività del momento”. Opposta l’indicazione della cancelliere A.Merkel :”Prima ne usciamo dal nucleare e meglio sarà!” Anche in campo ecclesiale italiano non si è ancora riflettuto seriamente sugli aspetti etici e morali del problema. Prendiamo esempio dalla conferenza episcopale tedesca che per bocca del suo presidente Robert Zollitscsh, ha dichiarato: "L’energia atomica non è l’energia del futuro". Tutti a votare il 12-13 giugno: 2 SI’ contro la privatizzazione dell’acqua e i1 SI’ contro l’energia nucleare. [alex zanotelli]
come spiegarlo?
radiosà vive con meno
class action
assuntina...
Penso che con quello che è costato questo trasferimento, in quattro anni, si sarebbe potuto costruire una nuova palazzina, per tutti loro. Ma qualcuno ci deve guadagnare. P.S. La palazzina d'epoca, naturalmente, è stata restaurata, da oltre un anno, e la si può ammirare, in attesa di chi? [ranieri luicio paolo]
gheddafi che canta...
pioggia
Per il semplice motivo che è molto bravo a tirar giù alberi, perché ha sempre fatto così, e perché considera un po’ suonato chi propone di bere la pioggia. Ecco, la luce del sole è come quella pioggia. Inonda il nostro pianeta, condiziona il nostro clima e la sua vita. Una dolcissima pioggia di fotoni e tutto quel che dobbiamo fare è prendere i bicchieri e raccoglierla! Meno di un’ora di luce solare sulla terra basterebbe a soddisfare i bisogni del mondo intero per un anno”. [Fonte: internazionale.it - Ian McEwan, Solar]
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RadioSa può vivere, anzi, deve vivere per continuare e parlare, per trasmettere musica, per informare. RadioSa ringrazia tutti quelli che hanno partecipato via facebook, quelli che hanno scritto, che hanno pubblicato sulla bacheca, che hanno commentato.
RadioSa vuole crescere, spera di farlo, di riuscirci, cerca collaboratori. Ieri RadioSa ha capito quanto sia difficile fare una radio e nello stesso tempo come sia affascinante, entusiasmante, ricco. Per il web è un po’ più semplice, ma l’intensità e l’impegno sono caratteristiche fondamentali. RadioSa prosegue. [+blogger]
assunta...
Assunta abita un basso, due vani, solo letti a castello e brande per i suoi dieci figli che riempiono le maglie vuote di questa rete. Un cucinino che termina in un cunicolo nero: il gabinetto. Lo stereo è sempre acceso e invade il vico con le canzoni di Mario Merola. Stamane dunque avrei trovato Tonino, il fratello di Assunta, dimesso dall’Ospedale S.Gennaro. Egli è un alcolista e soffre di una delle complicanze più tremende, la cirrosi, l’idrope degli antichi. Nello sconquasso del suo fegato bruciato dall’alcool, l’addome si riempie di liquido oltremisura. E’ di Caivano, ma durante la malattia è stato ospitato dalla sorella. Assunta mi aspettava, seria sulla porta con l’ultimo lattante in braccio. C’era il silenzio rispettoso della morte.
“Me lo hanno fatto portare a casa, non è cosciente!…”- Appena superata l’entrata, una branda, quasi a sbarrarmi il cammino. Tonino, il volto scavato e violaceo respirava rumorosamente, gorgogliando in fondo alla gola. Una coperta copriva il suo corpo magro, ma non celava quella sferica convessità del suo ventre. I bambini mi guardavano. Sapevo che la mia visita non poteva avere nessun valore e forse questo mi rendeva nervoso. Tolgo la coperta e scopro questo ventre gonfio a sproposito, con la pelle gelida, tesa, lucida, che lascia intravedere un reticolo di vene azzurre. Il rantolo è l’unico suono nel basso.
I figli di Assunta sono tutti appollaiati sui letti a castello e guardano muti. Mi trovo ad usare un termine sbagliato, forse per stizza per la mia impotenza. “Ma non lo potevano pungere, in ospedale, per alleviare questa tensione. Tra poco scoppia!” In realtà Tonino non è cosciente e non soffre più, per cui questa manovra volutamente non è stata attuata. La sorella mi guarda in silenzio mentre compio un rituale di visita che non mi convince, ma che so che lei si aspetta. Dalla scollatura della vestaglia ha estratto un lungo seno avvizzito e ha introdotto intanto un nero capezzolo nella bocca del ‘piccirillo’.
Le spiego quello che in ospedale le hanno già detto: non c’è altro che aspettare il decesso. Vado via nell’imbarazzo della mia impotenza, senza guardarla negli occhi. Mi avvio verso l’uscita del vicoletto .Qualcuno dalle finestre mi saluta. Alle mie spalle, i passi affrettati di chi mi sta raggiungendo. E’ Assunta: “Dottore, scusate, voi avete detto che può scoppiare, volevo sapere se ci può essere pericolo per i miei figli?” [ranieri luicio paolo]
rifiuti...
Oggi, per conto dell'Associazione Consumatori Utenti della Campania,ho presenziato all'apertura del Giudizio Immediato al Tribunale di S. Maria C. Vetere (Ce) all'ex Sottosegretario Nicola Cosentino, per associazione esterna ad organizzazione criminale di stampo camorristico, un tipico processo, ma molto emblematico, alla camorra imprenditrice, ed ai suoi interessi nel ciclo "sporco", legale ed illegale dei rifiuti, e nel condizionamento delle elezioni locali e politiche: un tipico processo di questa fase di profonda crisi; che si sappia la verità, che si risveglino le coscienze!
Stiamo valutando, come ACU, come già facemmo nel processo a Bassolino, di costituirci parte civile in rappresentanza, come ente esponenziale della cittadinanza attiva, dei milioni di cittadini campani, soprattutto i più giovani, e le bimbe ed i bimbi, cui un sistema violento e marcio, sta togliendo sempre più la democrazia e la possibilità di uno sviluppo efficace, trasparente, sano nei corpi, libero nelle menti. [nicola vetrano, presidente regionale acu]
diversamente liberi
inaugurazione radioSa
la nostra radio
RadioSa è culinaria: ama l’odore del pane fresco, dell’insalata con il limone, delle carote farcite, delle patate cotte al forno. RadioSa è riempita, è golosa, è affamata, è felice. RadioSa divide la colazione: spalma la marmellata, versa il caffè, mangia di gusto.
RadioSa, è la prima radio web del rione. RadioSa lavora: comincia e finisce. RadioSa anela. RadioSa riusa e ricicla, RadioSa è “vecchia” e antica. RadioSa indica, prepara, apprezza, RadioSa sussurra. RadioSa appronta una cerimonia, invita a pranzare, RadioSa beve la sua serenità. RadioSa è serena. RadioSa è maschio, è femmina, è gay, è bipolare, è deviata, è diversamente abile. RadioSa vive con meno, partecipa, è quotidiana. RadioSa è la radio del rione Sanità. [la redazione]
...si chiama RadioSa
Eravamo lì con la nostra attrezzatura, un po’ in difficoltà con la connessione internet. abbiamo intervistato, parlato, chiesto, replicato. Continuiamo ad andare avanti e ringraziamo tutti quelli che ci hanno aiutato a realizzare e a costituire RadioSa.
La rete Sanità, i ragazzi di Radiolina che ci ospitano sul loro server, Umberto e Carmina, Mauro, Francesca, Antonio. Siete tutti invitati a partecipare. RadioSa è spigolosa, RadioSa è attanta, RadioSa vive con meno. A proposito: si chiama RadioSa.
comunicato diretta web
RADIO RIONE SANITA’…?
Come si chiamerà la prima radio web del quartiere?
EVENTO Il 4 MARZO 2011 ore 11,00 al parco San Gennaro DIRETTA STREAMING collegandosi al blog del rione Sanità.
In occasione del Carnevale, che vede la partecipazione di circa 600 bambini, tutti possono partecipare alla trasmissione via web. Chiederemo in diretta se piace di più il nome RadioSa o Radio Rete Sanità o
Radio Rione Sanità, ecc ecc.