un musical alla sanità

La Compagnia teatrale “Sotto ‘O Ponte” ha messo in scena il musical Tommaso D’Amalfi, il Masaniello retto dalla sua nobile causa ma così ingenuo da “intenerirsi” per la nobiltà, che ha rappresentato in questo mese di giugno, ultimo spettacolo ieri 24/06/08 di fronte ad una sala (il chiostro di Santa Maria della Sanità) gremita di gente. Considerando che la maggior parte degli attori, compreso i protagonisti, sono dilettanti non si può che esprimere un giudizio favorevole, anzi, più che distinto nell’interpretazioni così come nella mimica e nei tempi. Un bravo soprattutto al regista Enzo Pirozzi.
RECENSIONE
L’atmosfera è suggestiva, incantevole, coinvolgente, retta da un chiostro seicentesco che al pari di una bellezza sfigurata e trafitta dal ponte della Sanità, rimane pur sempre bellezza da rispettare e ammirare per le sue qualità artistiche e storiche. Uno spettacolo ballato a ritmi di musica popolare e rivoluzionaria, melodie e canti mercantili che incitano il sopruso, bieco, abietto, umiliante… ma l’incitazione è anche per un amore fatto di gelosia e di candore, di rimpianti e di tradimenti, di risate altisonanti e urla che disprezzano la rassegnazione. E’ la vice regina, interpretata dalla bravissima Annalisa Corporente, ad intessere la ragnatela del tradimento, del disprezzo, della villania al cospetto di una donna del popolo (la moglie di Masaniello) che immagina la sua vita nell’amore e nei sentimenti. Strano a dirlo, nella società odierna ancora troppo maschilista, il Masaniello di Pirozzi vede alcune donne protagoniste e pronte alla rivoluzione, donne che gridano per difendersi ma anche per piangere i loro morti e la loro sfortuna. Signore, Donne, ragazze ballano ininterrottamente (il corpo di ballo è stato coordianto dalla competenza di Pamela Carrano e Dora Lanzini), facendo sentire la loro presenza, le loro voci, la loro indignazione.
Masaniello (Carmine Parisi) invoca le sue paure e la sua ambizione, canta la modernità, la ribellione, la delusione; Masaniello invoca l’ambizione fino alla morte; e nell’ultima scena invoca la morte nella liberazione. Sostenuto dagli amici che poi gli si rivolteranno contro, interpreta e convince Alessandro Coccorese nei panni di Marco Vitale, uomo che condividerà la stessa sorte di Masaniello.
Nel musical, di questi bravi attori, tutti hanno rappresentato con destrezza e disarmato la platea come dei veri professionisti (eccetto qualcuno che realmente professionista è). C’è qualcosa che bisogna scardinare dall’usuale definizione stereotipata? Certo! Cosa aspettarsi da un quartiere che per molti “bravi” cronisti è chiuso nella sua Cultura della Povertà e/o nella sua poca organizzazione? Certamente non un Masaniello diretto ed interpretato in questo modo; ci si aspetterebbe invece una ballata da Vacanze di Natale, oppure un Masaniello Rambo con poesie e racconti neomelodici.
Il Masaniello interpretato nel rione sanità è invece un Masaniello che guarda la storia, la precorre in lungo e in largo cercando di non sbagliare battuta o movimento. E’ un Masaniello pescivendolo, ma anche falegname, guantaio, operaio… E’ un Masaniello che immagina una “rivoluzione” nel quartiere, che immagina di essere considerato, di essere ascoltato e di non essere espropriato. Il Masaniello della compagnia teatrale “Sotto ‘O Ponte” è il Masaniello di un passato che non si ripete e di quella storia che non è voluta essere presente né è stata riconosciuta. Questa storia quindi che non ha avuto ambizioni né onori, ritorna attuale sottoforma di assonanza “biblica”, sottoforma di metafora o allegoria che rispecchia nell’immediato l’immaginario di una cultura ibrida tradita dalla sua ingenuità e presunzione. In conclusione di può dire che il Masaniello della Sanità è un Masaniello universale. [+Blogger]

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Bravi a tutti gli attori e le attrici di Tommaso D'Amalfi. Io lho vista l'altra settimana anche se mi hanno detto che ieri l'intensità è stata maggiore, forse perchè c'erano alcuni attori di un posto al sole? Bravi ragazzi continuate così e bravo Enzo. Chiara e Roberto

Anonimo ha detto...

Complimenti, anche se non ho visto la rappresentazione. Queste informazioni mi sono utili per capire un po' meglio il rione sanità. Ormai sono più di 20anni che manco da Napoli. Mi interessa dire la mia sulla raccolta differenziata e su quello che sta succedendo a napoli in relazione alla mondezza. Riccardo dalla Germania

Anonimo ha detto...

complimeti a tutti siete veramente bravi lo spettaccolo martedì è stato bellissimo

Anonimo ha detto...

può scrivere, nel blog, almeno uno dei 50 attori che hanno partecipato? grazie

Anonimo ha detto...

grazie a tutti la Rete Sanità

Anonimo ha detto...

Enzo Pirozzi è molto bravo io vado a vedere tutti i suoi spettacoli che fa nella sanità. per adesso non ho il coraggio di dirglielo ma vorrei tanto recitare anche io. ciao Marco 11anni

Anonimo ha detto...

Auguri!

Anonimo ha detto...

buonagiornata io sn una delle persone ke hanno avuto l onore di partecipare a questa speciale rappresentazione io ke ho 15 anni ho avuto un esperienza indimenticabile anke se c'è stata la stankezza posso dire ke è andata tutto a meraviglia nn avrei ai penzato tutta quella affluenza posso dire bravi a tutti noi e bravi ad enzo e annalisa vi amo

Anonimo ha detto...

io sn uno degli attori che ha partecipato a masaniello e a tante altre rappresentazioni fatte da enzo e volovo solo dire che sn d'avvero orgoglioso di far parte di questa associazione e nn la cambierei nemmeno cn la migliore di questo mondo un grazie speciale va a voi del rione sanità che come sempre ci seguite e ci incoraggiate venendo a vederci

p.s. x marco quando vuoi puoi presentarti alla chiesa di padre ciccone li teniamo i corsi x i bambini nn aver paura x recitare che e una cosa bellissima come si dice a napoli nisciun e nat m'parat

Anonimo ha detto...

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