…e se il 13 e 14 aprile ‘08 i sanitanesi scendessero in piazza Sanità e, come per la via crucis, inneggiassero pacificamente l’”Elogio alla Libertà” di Giorgio Gaber?
ELOGIO ALLA LIBERTA'
In uno dei miei rari momenti di lucidità, ho avuto una illuminazione così folgorante, che lì per lì mi ha spaventato. La libertà fa male, anzi, malissimo. Come mi piaceva la mia mamma quando mi diceva “guai a te”: stupendo! E la maestra quando ci bacchettava le mani - toc, toc, - certe nocche… e purtroppo quelle maestre lì non ci sono più. E i bambini crescono con le mani belle lisce, ma deficienti. Purtroppo anch’io ormai da tempo non ho più nessuno che mi dica cosa devo fare… posso fare quello che voglio: sono rovinato! Perché è solo nella costrizione che si aguzza l’ingegno. Mi spiego meglio. Un uomo in catene sa benissimo quello che vuole, vuole togliersi le catene… e allora lotta, ringhia, si dibatte, tende i suoi nervi, tira fuori tutta la sua energia - e spac – libero!, “sono libero, sono libero, sono libero… oh dio come sono libero”. E pian piano i muscoli della sua faccia si rilassano, si afflosciano lasciando intravedere chiari sintomi di una tristezza progressiva e infinita. Dopo un po’ ingrassa anche. Ma è chiaro!, è la lotta per la libertà. E va bene! La libertà fa malissimo a tutti ma i danni maggiori si riscontrano e risultano più evidenti negli spiriti creativi, negli artisti, nei liberi pensatori. “Alt! Qui ci vuole la censura”, sì un bel censore o addirittura, non mi vergogno a dirlo, un dittatore, qualcuno che ci dica cosa dobbiamo fare e cosa non dobbiamo fare. Si, ma chi? La mia maestra, la mia maestra. Va lì dà uno stoc, stoc, sulle dita…”basta sei un negato non devi più scrivere” – “ma come non devo più scrivere, che libertà è questa?!, io vado in america”. Bene!, e così ci liberiamo di qualche cretino. Siamo talmente preoccupati per il sopruso fatto ad un singolo individuo che non ci preoccupiamo affatto per i soprusi che subiscono tutti gli altri individui costretti a tollerare una valanga di cazzate. Se qualcuno mi domandasse se sia meglio una società repressiva dove un genio venga isolato e considerato un imbecille pericoloso, o una società libera, dove qualsiasi imbecille pericoloso possa diventare un genio, non avrei dubbi!, sceglierei la seconda, ma con qualche preoccupazione. Perché se abbiamo già sperimentato quanto faccia male una dittatura militare, non sappiamo ancora quanto possa far male la dittatura della stupidità! [G.G.]
7 commenti:
sono pienamente d'accordo con il blogman. ciao nicola
la libertà viene violata attraverso il contagogge delle novalgine un farmaco di "utilità" socile. nicola
votare o non votare questo è il dilemma... totò alla domanda, per chi vota?, rispose: io voto per macario
salve!
avrei bisogno di contattarla.
Buon lavoro
agnese
alla sanità abbiamo il dovere di provare ad essere liberi . nessuno si può tirare indietro. mario70
grande blog complimennti Michele e Marina da Bologna
...io non ho votato!!!!!!
Posta un commento