Contro questo stato di cose che rende tutto quello che crea materia di contraddizione. I conflitti ideologici si sono trasformati in conflitti distruttori; tutto è diventato materia di scambio, ogni campo del sociale e stato soggiogato dai concetti economici; la precarietà dell’esistenza ha creato lacerazione disgregante; e come dice Osvaldo Soriano riferendosi alla sua amata e odiata Argentina: “Quello che ci ammazza e [è] quello che ci rende sopportabile la vita. A seconda dei casi. Per l’esiliato la lacrima della nostalgia, per il torturato il preludio della morte. Per tutti, il simbolo di quello che pretendiamo di essere: grandi, belli, solidali, di successo. E anche l’orribile specchio che ci rimanda la verità del fallimento…”. - Ribelli, Sognatori e Fuggitivi ed. Enaudi - Questo è quello che il Novecento italiano ha prodotto attraverso i partiti e le raccomandazioni. [+blogger]
6 commenti:
questo stato di cose è assurdo e incomprensibile ma non c'è nessuno che in questo determinato momento abbia la capacità di rialzare le sorti della società civile. credo che se andassimo ancora più nella "merda" la puzza incomincierebbe ad esalare ulteriormente faendo usciere fuori anche agli stessi incapaci. sì, sì.. credo sia utopia!
l'incapacità di amministrare la cosa pubblica: non è colpa della gente, che forse può essere ammonita solo perchè rappresentata da un branco di truffatori, ma di una "mentalità" tutta italiana che nel suo da fare riscontra profitto credendo che sia la cosa più ovvia. [dago]
siamo di fronte ad un epoca che oscura l'intelletto senza avere la capacità di gestire le nostre intenzioni. roberto, via stella
chi vota oggi è un illuso!!!
nata vota migliaia e manifesta miez'a sanità... tutt'sti faccie appese solo quanno saddà vutà: ma chisite, ma che vulite, ma chi ve cunosce...ma pecchè nun ve n'e jate!
Mi stò convincendo che c’è qualcuno che dalle vette d'alta borghesia napoletana faccia di tutto perchè il nostro popolo non emerga da questa cultura di assistenzialismo e menefreghismo e cosi dopo i francesi che crearono il ponte per camminarci sulla testa questi governi sia di destra che di sinistra ci hanno chiuso dentro che il resto del mondo si dimenticano di noi chiudendo piazza Cavour fin sopra al museo in modo da farci scocciare di uscire e chiudendo lo Scudillo in modo che la gente non ci passi ci trattano come dei lebbrosi abbandonandoci al nostro destino da poveri topi da fogna.
Ma io non demordo contino a dare speranza alle poche persone che come noi credono in un cambiamento culturale e dobbiamo puntare molto sui nostri bambini perchè sono il futuro e qualsiasi progetto si farà si guarderà alle prossime generazioni. [Alessandro]
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