sei ore di treno
Cosa c’è di strano, purtroppo l’economia va così, bisogna rassegnarci, dimenticare i bei tempi e galoppare, sacrifici e sangue come dice qualcuno. Orami i consigli che ti danno non sono più quelli: “cercherò di aiutarti, mo vedo se posso fare qualcosa, mi dispiace, faccio un giro di telefonate”, adesso ti dicono vai via, scappa e non voltarti dietro. Siamo alla frutta marcia.
Sul Mattino leggo: “Nunzio Beltratti, 51 anni, licenziato dopo ventinove anni dalla Salmoiraghi & Viganò di via Toledo, è tornato a chiedere l’elemosina davanti alla filiale di piazza Vanvitelli”. E’ la “nuova” condizione, noi gridiamo ai diseredati “perché continuate a fare figli” e loro continuano a farli senza interruzione, anche se poi non capiremo mai il perché. Qui sta una fetta grossa del problema.
Molti emigrano, altri hanno vergogna di farsi vedere e si rinchiudono in casa, poi c’è chi si toglie la vita nel silenzio e nella vergogna; c’è chi protesta, chi scrive, chi si indigna, chi prova sensazioni mai avute prima. Ad una mia amica sociologa che vive a Parma alcuni mesi fa le hanno proposto un lavoro a Genova, non volendosi trasferire perché il contratto durava solo un mese, l’azienda l’ha risposto: Sig. F. con questa crisi.., poi cosa vuole che siano 3 ore all’andata e 3 ore al ritorno in treno? [+blogger]
bella domanda
rione sanità massa/moretti
stimo zeman
lavori alla via vergini
pesca fortunata
Avrei voluto fare una foto per raccontare, immortalando, quel venditore ambulante. Avrei voluto raccontare l’emblema della nostra crisi… la crisi dei lavoratori. Sono decenni che non aumentano i salari, non mi stancherò mai di dirlo: mio padre 30anni fa, con un po’ di straordinario, percepiva una busta paga di 1milione e 500mila lire, con un mese di ferie pagate, con i contributi, con la tredicesima , ecc, ecc. Non solo siamo rimasti fermi ma siamo regrediti visto che lo stipendio è lo stesso con la sottrazione delle ferie, della tradicesima (cos’è la tredicesiama?) ecc, ecc.
Che noia raccontare sempre le stesse cose. Sempre gli operai che muoiono, sempre la povertà, sempre la gente dignitosa… ma ci sono anche i ricchi, gli imprenditori, i nullafacenti?! Anche quel venditore era solo un nullafacente di 15anni fa che oggi vendeva la “pesca fortunata”. Appoggiato sulla manica della valigia un pezzo di cartone, su c’era scritto: “solo 1 euro, pesca il regalo, ci sono delle belle cose”. [+blogger]
comunicato stampa
L’iniziativa “Le Quattro Giornate della Raccolta Differenziata" organizzata da Comune di Napoli ed Asia ha visto una convinta adesione da parte della cittadinanza: evento conclusivo di tale manifestazione sarà quello organizzato per lunedì 19 Dicembre dall’Istituto Superiore ”F. Caracciolo - Salvator Rosa” nel cuore del Rione Sanità. In Piazza della Sanità, nello spazio antistante la Chiesa di S. Vincenzo, dalle 10:00 alle 13:00 gli alunni accompagnati dai docenti saranno in Piazza della Sanità per l’iniziativa “Ricicli Amo la Sanità”, progetto curato dalle prof. Simona De Simone e Irene Spasiano.
I ragazzi dell’Istituto hanno svolto attività di ricerca ed approfondimento sulle modalità della raccolta differenziata, del riuso e del consumo responsabile e saranno a disposizione della cittadinanza per fornire spiegazioni e curiosità su tale tema nonché per distribuire materiale informativo da essi prodotto e pubblicato a cura della III Municipalità. Per l’occasione L’Asia collocherà un camion destinato alla raccolta straordinaria di rifiuti ingombranti e rifiuti speciali.
Durante l’evento sarà possibile partecipare ad un workshop sul riuso dei rifiuti riciclati organizzato dall’arch. Gioacchino Marino e Carmela Amato che, ispirandosi all’esperienza del loro maestro Riccardo Dalisi, portano nelle strade di Napoli l'accademia dell'università, coniugando la ricerca universitaria con la genuinità e spontaneità dei ragazzi dei rioni scelti come sede dei laboratori.
Il tema del riciclo e riuso verrà sviluppato nel corso dell’intero anno dall’ Istituto Caracciolo-Salvator Rosa“, Ricicliamoci” sarà anche il tema del defilé di fine anno che verrà realizzato dalla sezione Moda dell’Istituto sotto la direzione creativa della Prof. Monica Biancardi: in passerella infatti sfileranno abiti realizzati interamente con materiali riciclati.
Un’anteprima di tale sfilata è stata presentata al recente concorso Concorso "Orange Flowers" di Vallo della Lucania dove gli abiti realizzati con CD, calze, fili elettrici e nastri di videocassette intrecciati hanno valso alla scuola il Premio della Critica ed una borsa di studio.
con un operaio
chiediamo in cambio
di arrestare tutti i politici corrotti, di allontanare dai pubblici uffici tutti quelli condannati in via definitiva perché in EUROPA tutti lo fanno, o si dimettono da soli per evitare imbarazzanti figure.
NOI CHIEDIAMO di dimezzare il numero di parlamentari perché in EUROPA nessun paese ha così tanti politici!
NOI CHIEDIAMO di diminuire in modo drastico gli stipendi e i privilegi a parlamentari e senatori, perché in EUROPA nessuno guadagna come loro.
NOI CHIEDIAMO di poter esercitare il “mestiere” di politico al massimo per 2 legislature come in EUROPA tutti fanno!
NOI CHIEDIAMO di mettere un tetto massimo all’importo delle pensioni erogate dallo stato (anche retroattive), max. 5.000, 00 euro al mese di chiunque, politici e non, poiché in EUROPA nessuno percepisce 15/20 oppure 37.000,00 euro al mese di pensione come avviene in ITALIA.
NOI CHIEDIAMO di far pagare i medicinali visite specialistiche e cure mediche ai familiari dei politici poiché in EUROPA nessun familiare dei politici ne usufruisce come avviene invece in ITALIA dove con la scusa dell’immagine vengono addirittura messi a carico dello stato anche gli interventi di chirurgia estetica, cure balneotermali ed elioterapioche dei familiari dei nostri politici!
CARI MINISTRI non ci paragonate alla GERMANIA dove non si pagano le autostrade, i libri di testo per le scuole sono a carico dello stato sino al 18° anno d’età, il 90% degli gli asili e nido sono aziendali e gratuiti e non ti chiedono 400/450 euro come gli asili statali italiani!
IN FRANCIA le donne possono evitare di andare a lavorare part time per racimolare qualche soldo indispensabile in famiglia e percepiscono dallo stato un assegno di 500,00 euro al mese come casalinghe più altri bonus in base al numero di figli.
IN FRANCIA non pagano le accise sui carburanti delle campagne di napoleone, noi le paghiamo ancora per la guerra d’abissinia!
NOI CHIEDIAMO A VOI POLITICI che la smettiate di offendere la nostra intelligenza, il popolo italiano chiude 1 occhio, a volte 2, un orecchio e pure l’altro ma la corda che state tirando da troppo tempo si sta’ spezzando. [dalla rete internet]
condanno i rom
Una semplice bugia e un campo rom bruciato. Paura della condanna e un rogo inevitabile. A Torino la ragazza ha confessato poi si è scusata con i rom. Restano i brandelli illuminati di rosso, restano briciole di case puzzolenti, l‘efferata violenze padrona della stupidità e dell’abbandono.
Anche a Ponticelli è accaduta una cosa del genere, non una violenza inventata però, solo un mitico rapimento senza nulla a pretendere. Anche qui un rogo inavvertito e sentenziato. “I rom bevono, non si lavano, sono sporchi, sfruttano e rubano i bambini”.
Una cameriera nera di un albergo di New York denuncia di violenza sessuale uno degli uomini più potenti del mondo, un certo Dominique Strauss-Kahn. Questa volta nessuno si scomoda per incendiare la sua casa. Lui è sempre l’ex direttore del Fondo Monetario Internazionale. [+blogger]
quale risparmio?
un tavolo per il san gennaro
Mercoledì prossimo ore 10 cinque persone del “comitato popolare contro la chiusura del pronto soccorso” incontreranno il Generale Scoppa e altri quattro collaboratori. Stamattina decine di cittadini hanno invaso pacificamente ASL Napoli1, parlato e ed espresso le loro perplessità in relazione alla chiusura dell’Ospedale dei Poveri.
Il generale Scoppa si è fermato a discutere in corridoio con i cittadini e ha ascoltato le diverse testimonianze. La richiesta di non chiudere il pronto Soccorso dell’ospedale e di una proroga di un anno le priorità che chiede il comitato. In virtù di quest’incontro è stato stabilito un tavolo di concertazione. Erano presenti dopo la manifestazione alcuni consiglieri di quartiere, due volontari e altri del comitato no alla chiusura del San Gennaro. L’accordo è stato filmato e tra poco lo potrete vedere su questo blog. [+blogger]
lunedì 5 dicembre '11
chiuso il pronto soccorso
Non sono serviti giorni di protesta, centinaia di cittadini, fiaccolata, raccolte più di 5000mila firme… Se quella che loro chiamano “democrazia” non è partecipe, questo significa la morte del pluralismo. Quando la politica parla una lingua differente rispetto a quella dei cittadini, forse non c’è più scelta e la colpa è solo di chi s’impunta come il figlio viziato che chiede un jeans alla moda.
C’è un braccio di ferro: chi vince esulta, chi incassa s’infiamma. Questa non è gestione della cosa pubblica, questo è impoverimento della civiltà. Anzi per certi aspetti è totalitarismo, un uomo solo, anzi due, Scoppa e Caldoro, contro più di 5000mila firme, contro i parroci del rione sanità, contro i medici e il personale dell’ospedale san Gennaro, contro i commercianti, contro le associazioni, contro i cittadini.
La chiusura è anche un reato perseguibile visto che era prevista dopo l’apertura dell’ospedale del mare. I comitati spontanei (i cittadini) hanno esposto denuncia alla Procura della Repubblica. Ma al di là delle responsabilità chi paga dazio è la parte più debole, chi reagisce urlando, chi si dimena, chi cerca di difendere i propri diritti venendo aggirato così bassamente e barbaramente.
Anche La Repubblica che sembrava stare dalla parte della gente ieri con un comunicato ha confermato che il commissario straordinario Schoppa aveva fatto marcia indietro, cosa che ha tratto in inganno molte diverse persone, ma che invece altro non era che una riconferma della volontà di serrare l’ospedale. [+blogger]