che nelle prime tredici sedute del Consiglio il pubblico (presente numeroso alla prima seduta, poi man mano andato diradandosi in quelle successive fino a scomparire - o quasi - nelle ultime sedute) non ha un suo spazio, per esso esplicitamente previsto e organizzato (transenne che delimitino l’aula consiliare dallo spazio appositamente destinato al pubblico, con posti a sedere)
VERIFICATO
- che sia il Regolamento comunale che il Regolamento della 3° Municipalità fanno sempre riferimento ad un settore dell’aula destinato specificamente al pubblico e al diritto della cittadinanza di assistere – in tale spazio – alle sedute mantenendo un comportamento corretto
AVENDO NOTATO
- che nelle prime sedute il pubblico si è sempre confuso con i consiglieri, realizzandosi un clima apparentemente informale e di partecipazione ma in realtà di confusione che - sia in occasione dell’appello che delle votazioni e/o degl’interventi dei consiglieri – ha finito di fatto con il negare un proprio specifico spazio al pubblico, la cui presenza è oramai quasi inesistente
- che il tavolo – di eccessiva lunghezza - della Presidenza allocato lungo la parete che dà su un terrazzo, risulta abbastanza lontano dai posti a sedere dei consiglieri che fanno fatica ad assistere agl’interventi della Presidente e a farsi notare quando alzano il braccio per chiedere la parola
- che, pertanto, tra il tavolo della Presidenza e i posti a sedere dei consiglieri vi è uno spazio ampio in cui confusamente siedono il pubblico e alcuni consiglieri
- che il tavolo a ridosso del terrazzo (cioè tra le tribune del Consiglio e lo spazio in cui si trovano sia alcuni consiglieri che il pubblico) dà luogo ad inconvenienti poiché ci sono consiglieri che escono dall’aula per recarsi a fumare sul terrazzo ma che (non essendo delimitato lo spazio del Consiglio da quello per il pubblico) in pratica, alzatisi dai banchi e attraversato lo spazio comune al pubblico e ad alcuni consiglieri, raggiunto e superato, il tavolo della presidenza, ascoltano i lavori del Consiglio, mantenendo i piedi sul terrazzo (che non è Aula) ma in realtà facendo capolino con la testa dentro l’aula e per di più scaricando il fumo nell’Aula (ove è vietato), risultando presenti mentre illegittimamente fumano, pur essendo su descritti consiglieri fuori dall’aula consiliare
VERIFICATO
-che alcuni (massimo cinque, sei) consiglieri sono costretti a sedersi fuori dai banchi loro riservati, ove i posti a sedere – parte dei quali rotti – sono 24 a fronte di 29 consiglieri (il 30° è il Vicepresidente)
INTERPELLA
questa presidenza per conoscere quali provvedimenti intenda intraprendere affinché:
al pubblico sia riservato uno spazio – delimitata da una o più transenne - con posti a sedere, spazio che non può né deve essere comune ai posti riservati al Consiglio;
il tavolo della presidenza sia più vicino ai banchi dei consiglieri, e a tal proposito si suggerisce di collocare un tavolo – più piccolo di dimensione – della Presidenza (Presidente, Vice Presidente, Segretario/a verbalizzanti) a ridosso del muro ove la finestra che affaccia su via Lieti e immediatamente al termine delle due tribune ove seggono i consiglieri;
siano riparati i posti a sedere in legno rotti o sostituiti con sedie; siano aggiunti sui quattro scalini delle due tribune altrettanti posti a sedere, a rotazione tra tutti e 29 i consiglieri che ivi debbono prendere posto (potrebbero essere, a rotazione, gli scrutatori di volta in volta nominati per contare i voti in occasione di votazioni);
RENDENDOSI
disponibile a collaborare con questa presidenza - ed altri consiglieri - all’effettuazione di una riorganizzazione della descritta Sala allo scopo di trovare la migliore soluzione agl’inconvenienti e alle problematiche descritte
IL SOTTOSCRITTO
porge, in attesa di una risposta in tempi previsti dalla normativa, i più distinti saluti. Napoli, 30 agosto 2011 - francesco ruotolo