
l'altra sanità

sanità e spazzatura

SCENDENDO POI NEI PARTICOLARI, ha tenuto a sottolineare che i contenitori dedicati alla differenziata non sono ben identificabili, non sono in numero sufficiente, non prevedono la raccolta dell’umido e della carta, in una piazza che è dedicata quotidianamente a mercato (VERGINI).
Pare che l’affare lo abbia fatto la ditta ORAM, fornitrice dei contenitori, che sembra possa fare risalire la sua proprietà all’ex vice commissario ai rifiuti Ciro Turiello, già amministratore ASIA.
Ma anche l’ASIA ha i suoi vantaggi (questo lo dico io!), visto che gestirà con la società “colonizzatrice” A2A l’inceneritore di Acerra al quale non farà mancare combustibile.
In pratica quello che noi, come cittadini, andiamo da tempo dicendo è stato confermato da uno esperto, la differenziata non la si vuol fare, soprattutto nei quartieri popolari di Napoli.
Non è vero che mancano i soldi e/o i mezzi, infatti il CONAI mette a disposizione sia gli uni che gli altri, solo a patto che i progetti siano condivisi, ma soprattutto seri.
Bisogna che questa denuncia sia conosciuta da tutti, ma soprattutto vediamo di organizzare noi un piano autonomo con l’aiuto del CONAI, contro l’ASIA e contro Bertolaso (ed il suo compagno di merende Giannini). Se prendiamo, come cittadini, noi in mano la faccenda certamente potremo risolvere forse i nostri problemi. - Sergio de Stasio
P.S. La raccolta differenziata si dice che è stata estesa alla Sanità, con ciò noi intendiamo un intero quartiere storico, l’ASIA intende solo la strada principale, appunto via Sanità, ma fa credere a tutti che ha investito un intiero quartiere. [mail arriavta in redazione il giorno 15/10/'08]
l'altro spazio

A nostro parere nelle Istituzioni locali crediamo ci siano abbastanza persone oneste che, ad un certo punto, vengono irretiti in questa traccia indelebile di favoritismi e clientelismi, a volte demotivati e mortificati nella loro professionalità. Basti pensare allo scandalo delle emittenti private per avere un esempio calzante. Le nostre osservazioni sono contro quelli che imbrogliano regolarmente, quelli che, pur essendo condannati sporgono denuncia per diffamazione, quelli che minacciano azioni legali per offesa alla buona fede, quelli che si sentono, o dicono di sentirsi, perseguitati senza mai essere andati in galera. In realtà ci assillano tutti quei camorristi indefiniti, quelli che non si espongono, gente che guadagna milioni di euro facendosi prestare un nome e/o corrompendo con la forza del denaro e della persuasione. Non difendiamo l’alta camorra o la bassa manovalanza: essa è condannabile comunque perché oltre a far del male a gli altri fa male a se stessa e a tutti quelli che intorno la seguono. Quando si arrestano i capi mafiosi il problema non è farli pentire per poi arrestare esponenti e malavitosi (essa deve essere la norma), la questione invece è riuscire a controllare quello spazio, di cu sopra, che giace nell’ombra tra un eletto di turno e un venditore fallito, tra un professionista oratore e un nullafacente, tra un manager corrotto e un lavoratore stanco.
Questi esempi sono estremi e sintetici, per questione di spazio non possiamo farne altri, ma ci aiutano a comprendere che la sottrazione degli spazi, la sperequazione economica, l’indifferenza istituzionale, la mancanza di sensibilità pubblica ecc, ecc, sono i punti che nell’immediato andrebbero analizzati e studiati più a fondo. Nel rione Sanità, circa 70mila anime su cinque chilometri quadrati, manca una scuola media inferiore, un ufficio postale, un asilo nido, (e per creare un po’ di lusso), una biblioteca, un cinema, un teatro… in un quartiere dove si contano numerose bellezze storiche e artistiche la sottrazione degli spazi pubblici (che riteniamo di centrale importanza) è l’elemento fondante che evidenza la debolezza culturale riducendo l’immagine fattiva a mera sostanza oziosa. [+Blogger, Mauro ‘o Romano]
viaggiare: massima espressione

Cartagena, una delle città più turistiche del mondo, in Colombia, vive una situazione di povertà estrema e dietro le abitazioni di 3000 euro al mq. si nasconde un turismo sessuale che coinvolge bambine e bambini senza distinzione d’età (anche se quest’ultima affermazione, naturalmente, non giustifica l’atto). Sono soprattutto spagnoli e italiani che chiedono di avere rapporti sessuali con bambine vergini di appena 12 e 13 anni… quando non sono più piccole.
Una parte della Cambogia è stata, e continua ad essere, svenduta. L’arcipelago è nelle mani di grossi magnati della finanza. E così interi villaggi di pescatori autoctoni, come koh Tonsay, koh Puos, koh Tao, vengono forzatamente distrutti e rasi al suolo per lasciar posto ai centri turistici. Si butta volontariamente fuori gente che vive nei luoghi per costruire residence per turisti russi, tedeschi, francesi…
Nella Repubblica Domenicana, dove si va per fare una buona vacanza e per rilassarsi dopo un anno di lavoro, migliaia di haitiani sono costretti a lavorare in condizioni disumane. Fanno i muratori, gli imbianchini e manovali sottopagati: una camera, costruita da questi nuovi schiavi, può costare anche 10.000 euro a notte. Intere spiagge, barriere coralline, vegetazione naturale espropriate per costruirci “scenari sottomari”, lussuosi bungalow con vasche idromassaggi con tanto di letto a baldacchino e “steward” di turno.
Oggi il sud America è ambito da tutti i tour operator del mondo, nei volti di chi visita questi luoghi, l’immagine rimane impressa per le bellezze naturali che si possono notare: in Messico, in Guatemala, in Cile, nel Nicaragua, in Argentina, in Colombia. Ognuno di questi paesi ha sofferto e visto morire milioni di donne, uomini e bambini. Espropri di massa con impiccagioni, stermini, violenze gratuite e torture collettive.
Ancora in Brasile i bambini per strada vengono assassinati dalla polizia solo perchè vivono inalando colla e chiedendo la carità. Anche quest’ultima Nazione sta per svendere le proprie coste: nasceranno alberghi a 5 stelle. Tutto questo non è ancora finito visto che i continui soprusi da parte di multinazionali e padroni di turno continua indisturbato in nome di una economia che sta impazzendo nella sua assurdità.
Un ultimo esempio particolare e allo stesso tempo tragico. I Mapuce, nel sud dell’Argentina, vengono continuamente espropriate delle loro case e dei loro terreni. Un’antica popolazione di circa 100 abitanti: per di più donne e uomini anziani, gente pacifica che intende l’economia come equilibrio verso la natura e non come sfruttamento indiscriminato. I Mapuce, per di più anziani e bambini, stanno combattendo contro la United Colors of Benetton che da anni cerca di trasformare le loro case in un centro di accoglienza per i sceicchi turno.
Nel rione Sanità stano cercando di fare la stessa cosa, in situazioni differenti naturalmente, con l’appropriazione indiscriminata del Cimitero delle Fontanelle. [+Blogger]