Mi piacerebbe svelare chi è l'autore che mi ha chiesto di pubblicare questa piacevolissima dedica fatta ad una donna immaginaria. Trovo lo scritto piacevolissimo. In questi tempi di social, il pezzo di carta che stringo tra le mani ha un sapore fiabesco. Ringrazio pubblicamente chi mi ha donato tanta simpatia.
"Il suo colore
è bellissimo, e dopo che mi sono fatto dire che non è presente solo sui suoi
capelli e sulla sua faccia, ma che, invece, caratterizza tutto il suo corpo,
allora ho incominciato a pensare così:
quando
i suoi genitori l’hanno concepita
in
quel momento dio, probabilmente, stava
dipingendo
le pareti di casa sua.
i
suoi genitori non sapendo cosa in quel momento facessero,
anche
perché nessuno lo sa,
hanno
incominciato a pensare con gli stessi pensieri.
un
misto di cromatico piacere ha invaso la loro mente
e,
mentre ballavano, hanno intravisto i Campi Elisi.
forgiando
il pensiero e combinando migliaia e migliaia di colori
diversi
tra loro, sono riusciti a impastare essenza e privazione.
un
miscuglio di venature calde si diversificano e si plasmano
nella
pelle e nel corpo.
l’araldico
piacere invade la sostanza e trasforma,
colorando,
la sua tristezza in odore.
dio
lo fonde … e leggendo da un vecchio libro ricorda
una
atavica canzone:
il rosso del cuore come colore naturale,
il rosso del sangue come naturalmente vivo,
il rosso del tramonto come la natura vuole.
ancora
avvolti nel piacere di concepire,
non
distinguono la voce di dio che, arrabbiandosi,
decide
di increspare ancora di più la madre-tinta,
ne
esce una luce vivida,
parossismo
di un mito che paragonato alle religioni
si
traveste di reale.
all’improvviso
i due corpi stanchi di piacere sognarono
di sognare.
1) impasta il profumo di incenso
2) usa solo il rosso e l’ ocra (quest’ultimo molto di
meno)
3) gira fino a farlo diventare liquido
4) unisci i pensieri di un orgasmo
5) solfeggia con il dio Pan
6) pensa al comunismo
7) invadi le mani
8) vivi senza cognizione di causa
9) lega l’Efebo
10) Cantico dei Cantici
Forse quando leggerai questo ti
allontanerai ancora di più e quel poco che mi resta, per sentirti e vederti,
sfumerà definitivamente? Ma non voglio più reprimere le mie fantasie e i miei
umori. Forse mi riterrai un sentimentale; ti dico che fai bene perché proprio non riesco a liberarmi della materia che mi
circonda e plasma la mia esistenza. Così io avrò calmato la mia conoscenza,
senza violentare la mia volontà, e tu avrai scelto le tue attese. Quando ero piccolo giocavo sempre con le mie
sorelle e con i miei amici; il gioco
cominciava così: color, color, color …". [senzanome]